Recensione “Cantami una canzone” di Antonio Compostella

Cantami una canzone

–  Antonio Compostella –

“Vai, cantami questa canzone!”

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 133
Genere: Romanzo
Editore : Self Publishing


Giudizio Sintetico


Ci sono attimi della nostra vita, anche brevi e dalla durata di una fioca luce primaverile, capaci di influenzare e modificare per sempre il nostro futuro.

Vissuti adolescenziali che, con le conseguenze derivate, sentiranno l’esigenza di “uscire” ed essere condivisi con il mondo.

Antonio Compostella riesce, con molta semplicità ed eleganza, a spiegare il perché della scelta di raccontare quel viaggio in Francia nel 2007 con la scuola, che cambiò radicalmente il suo futuro.

 

Antonio racconta, in prima persona e quasi come in una confessione dallo psicologo, il viaggio fatto durante le superiori in Francia, dove all’emozione dell’indipendenza dalla famiglia, la curiosità del confronto con i “cugini”  d’oltralpe e il divertimento delle uscite e delle partite a calcetto, si unì, come nella più normale fase adolescenziale, l’innamoramento immediato e profondo con una ragazza del posto.

Una volta tornato, riuscirà Antonio a continuare questo difficile rapporto a distanza? Come gestirà i 600 km che lo separano dall’amata? Quali conseguenze avrà questo incontro sulla sua vita e il suo futuro?

 

L’esperienza vissuta dall’autore è molto simile ad un esperienza da me vissuta, due anni prima ma con la stessa intensità, in Inghilterra.

Perdersi tra le righe di questa storia è stato quindi molto semplice, quasi una rievocazione di un ricordo dolce ma ormai lontano.

La dolcezza del contenuto e i tanti spunti autentici di canzoni e vestiti “alla moda” di quegli anni mi hanno catapultata sia nel mio passato che nelle dolci note di questo romanzo che non ha grandi aspettative narrative è capace di penetrare il cuore del lettore con la sua elegante semplicità.

I primi otto capitoli, presentati come un racconto sono esplicitamente un’ ipotetica seduta dallo psicologo e ci raccontano l’inizio di questa avventura sottolineando, con l’essenzialità degli avvenimenti, l’incontro emozionale, carnale ed emotivo che influenzerà il seguito.

Un seguito che pare acerbo nel linguaggio e dall’evoluzione narrativa scontata e che invece si tramuta e diviene potente fino a toccare il lettore nell’animo più profondo.

Un libro di piccolo peso materiale ma di grande peso emotivo che porta il lettore a riflettere e a far proprio il messaggio dell’autore e protagonista.

Nelle ultime pagine ho capito il significato di questo libro e perché l’autore abbia voluto scriverlo e condividere con noi la sua storia ed è per questo che, a prescindere dallo stile acerbo e dalle incertezze grammaticali, devo ringraziare Antonio per la profondità dell’eco delle sue parole che echeggiano ancora dentro me…


Antonio Compostella nasce il 12 aprile 1990 a Marostica, in provincia di Vicenza. Vive a Cartigliano, a due passi da Bassano del Grappa.

“Scrivere provoca emozioni che nessuno può spiegare. Riempie l’anima. Se si riesce a provocare anche un minimo di quelle emozioni ad un solo lettore, allora, il gioco è fatto.”


1 commento su “Recensione “Cantami una canzone” di Antonio Compostella

  1. Solo leggendo cosa ti ha provocato mi ha fatto emozionare, e presto lo comprerò perchè sono anche io dello stesso pensiero dell’autore. A volte eventi della vita anche semplici e banali che succedono durante l’adolescenza ci sconvolgono restandoci dentro per sempre .
    ~Huracanofbooks

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