Recensione “Piombo – Parte 1, Samira” di Hypatia Underwood

Piombo – Parte 1: Samira

–  Hypatia Underwood

“Quello era un giochino innocente, Airi. – Si, che non mi ha fatto dormire tutta la notte!”

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 490
Genere: Romanzo
Editore : Self Publishing

Giudizio Sintetico


Ci sono persone che, prima o poi sono destinate ad incontrarsi, divenire insostituibili ed uniche forme di luce per trovare la giusta strada che porta alla felicità.

Questa è la prima cosa che ho pensato chiudendo l’ultima pagina di “Piombo”, la semplice quanto potente differenza che fanno persone giuste al momento giusto, la “visione esterna” della nostra vita fatta da chi decide di prendersi cura di noi e che, nel più semplice significato di amore, giova per prima alla vita di chi ha deciso, con attenzione, tatto e cura, di tenderci una mano… .

Airi è una psicologa specializzata nella cura e nel contatto con reduci di guerra tornati in patria con gravi forme di stress post traumatico.

Sono anni che non esercita, a causa di un grave avvenimento che ha costretto, con sensi di colpa e rimorsi, a non avvicinarsi più a questo tipo di problematiche.

L’amico e ex capo di Airi, Mathew, le propone un caso delicato, una situazione tesa e difficilmente risolvibile che crede possa essere per l’amica, un’ottima occasione per riprendere in mano la propria vita e superare le paure e i rimorsi legati al passato.

Hiromi è reduce dalla guerra in Iraq che ha segnato profondamente la sua persona e il suo carattere, le sue paure e la sua emotività, soprattutto a seguito del drammatico epilogo che un attentato ha avuto sulla sua vita e su quella di chi gli stava vicino.

Airi deciderà di seguire Hiromi non sapendo che, questo caso professionale, si fonderà con la sua persona, attraverso un processo di crescita personale, di pura alchimia emotiva e  voglia di “guardarsi” dentro, forse per la prima volta.

 

Già dalle prime pagine di questo romanzo si rimane interdetti dalla bravura di Hypatia Underwood, dall’ordine e dalla dimestichezza che questa autrice ha con le parole che sistema perfettamente in una danza equilibrata di linguaggio eccellente e picchi di attenzione del lettore nei confronti della trama.

Una storia che, si vede, è stata pensata con molto tatto femminile e razionalità, tanto che i colpi di scena sono numerosi e a partire dalle prime pagine.

Oltre alla storia e al romanzo narrato, questo libro è un insieme bilanciato di riflessioni sulle guerre “moderne”, sulle missioni di pace e sui conflitti emotivi ed interiori di chi è costretto a convivere con queste situazioni estreme.

Numerosi sono poi gli argomenti che l’autrice tocca nell’evoluzione della storia, non solo psicologia da stress post traumatico ma anche amore, sessualità, rapporto genitori-figli e tanto altro.

Quasi cinquecento pagine che scivolano e stupiscono, una scrittura che sembra impossibile essere frutto di una penna emergente, pochissimi errori e tanti punti di pregio, un incontro di temi complessi e un bilanciamento perfetto di conflitti personali e interiori con la crudeltà della vita “sul campo”.

Un libro impegnativo, soprattutto per numero di pagine e nessuna censura nella descrizione di alcune parti toccanti e drammatiche, ma soprattutto un romanzo piacevole, completo e dal grande carico moderno e innovativo per temi e per l’eleganza.

Un primo capitolo che, siamo certi, saprà stuzzicare la fantasia e l’attesa per la pubblicazione dei successivi…


Hypatia Underwood

“Piombo” è principalmente un esperimento.
Nasce nel gennaio 2010 da un’idea che mi entra in testa e non mi lascia più per molto tempo.
Prende inizialmente forma come fanfiction – quindi una storia basata su personaggi di fantasia già
esistenti – per poi trasformarsi, corretta e revisionata, in un romanzo nell’inverno del 2017.”


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