Recensione “The Passenger. Giappone” – Iperborea –

The Passenger. Giappone

 

Dicono che il Giappone è nato da una spada. Dicono che gli antichi dei hanno immerso una lama di corallo nell’oceano e che, al momento di estrarla, quattro gocce perfette siano cadute nel mare e che quelle gocce sono diventate le isole del Giappone. Io dico, che il Giappone è stato creato da una manciata di uomini coraggiosi, guerrieri disposti a dare la vita per quella che sembra ormai una parola dimenticata: onore.
(dal film L’ultimo Samurai)

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Viaggi
Pagine: 192
Editore: Iperborea


Giudizio Sintetico


Dopo quelli dedicati a Islanda e Olanda, Iperborea replica la magia di The Passenger con un volume dedicato al Giappone.

La casa editrice milanese, ha aperto una strada nuova nel mercato editoriale tracciando una rotta mai battuta prima d’ora che ha saputo andare oltre i confini del materiale guidistico tradizionale per sconfinare in un qualcosa che ancora non esisteva, pagine eterogenee e ricche di argomenti diversi tra loro nello spazio e nel tempo, colme di informazioni e di vivace contemporaneità. Quella di The Passenger è la ricetta perfetta di una pozione magica che ogni viaggiatore avrebbe desiderato possedere e al quale, ora, non potrà più fare a meno.

Storia, curiosità, informazioni e inchieste sono gli elementi fondamentali di questa meraviglia dedicata agli esploratori del mondo.

Non è un compito facile quello di scrivere di viaggi, soprattutto se quanto si ha intenzione di dare alle stampe è qualcosa dedicato ai viaggiatori più raffinati, a coloro che oltre al desiderio di conoscere, hanno anche quello di poter beneficiare di spunti critici, contemporanei, raccontati da osservatori privilegiati; un compito reso ancora più impegnativo se si pensa che il soggetto protagonista di questo ultimo volume è il Giappone, un Paese ricco di fascino – per alcuni aspetti  ancora misterioso – e con una cultura estremamente distante da quella occidentale, separato da noi da migliaia di chilometri che si frappongono come un filtro che, molte volte, consente di far giungere a noi solo alcune immagini stereotipate.

Questo volume di The Passenger dedicato al Paese del Sol Levante è per palati raffinati, apprezzabile da tutti coloro che, conoscendo il Giappone, desiderano volgergli un ulteriore sguardo in profondità e da chi, non essendoci mai stato, ha la voglia di immergersi nelle atmosfere dell’estremo oriente senza muoversi dalla poltrona di casa.

Il Giappone è, forse, uno dei Paesi più difficili da raccontare ma il volume di Iperborea lo fa in modo magistrale. E’ unico il piacere di aggirarsi per le strade di Shimokitazawa condotti dai racconti di Banana Yoshimoto o perdersi nelle parole  sul senso della vita di Ryu Murakami o, ancora, scoprire le dinamiche e gli intrecci tra storia e politica che ci conducono agli aspetti di pura attualità e ai suoi protagonisti, siano essi l’Imperatore o il Primo Ministro , Shinzō Abe .

Molto di quanto descritto in questo volume sarà in grado di sorprendere anche il lettore più attento e curioso, quello alla ricerca di informazioni “di prima mano” che possano aiutarlo a tratteggiare un’immagine propria di un luogo, per molti aspetti così conosciuto e, per altri, così difficile da scoprire. The Passenger racconta anche i caratteri  più “particolari” della società giapponese come quello dell’immunità al dilagare del populismo, della piaga dei suicidi o del Karoshi –  la morte per troppo lavoro – oppure, ancora, lo sbigottimento della società per la libertà comunicativa offerta  della musica occidentale. E poi, pagine di racconti di aspetti molto poco noti in occidente come quello degli Ainu, antico popolo vittima di repressioni nel secolo scorso che oggi, pian piano, viene  rivalutato sul piano dalla considerazione grazie anche all’azione di chi si reca in Giappone alla scoperta degli aspetti più ancestrali dell’arcipelago.

Se, in un’epoca di desertificazione digitale e di sovrabbondanza di informazioni, esiste ancora la ricetta perfetta per i veri curiosi (non solo esploratori) del mondo, questa è senz’altro incarnata da questa collana meravigliosa che sa accostare all’esaustività dei testi di viaggio più tradizionali, la dinamicità e la freschezza di una rivista  molto, molto, molto accurata.


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