Recensione Gli occhi del re: Figlio scelto di Giulia Nurchis

Gli occhi del re: Figlio scelto

–  Giulia Nurchis 

Siamo tutti nella stessa barca, in un mare in tempesta, e ci dobbiamo a vicenda un terribile lealtà.
(GK Chesterton)

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo fantasy
Pagine: 558
Editore: Autopubblicato


Giudizio Sintetico


A otto anni l’anima di Aighas è già stata spezzata, calpestata, dilaniata. Ha visto la madre morire per mano del padre, sovrano di uno dei regni del mare, ed è stato diseredato per aver cercato di salvarla. Costretto ad abbandonare per sempre la sua terra ed il titolo, è stato condotto dal fratello maggiore alla corte di re Eiro, signore delle isole dell’Ergeseneo, perché diventasse il primo guerriero del principe e sfuggisse così ad una vita di miseria e schiavitù. Lottando per integrarsi, Aighas è riuscito a farsi considerare come un figlio dai sovrani delle isole e come un fratello per il principe. Nonostante ciò, l’amore e l’odio che è capace di provare sono estremi, viscerali, stravolti da quella terribile esperienza che non lo abbandonerà mai del tutto. La sua vita prenderà una piega inaspettata a causa di una nuova terribile minaccia.Voci raccontano di un uomo, un barbaro del nord, che è stato capace di creare un regno dal fango e riunire un esercito pronto a volgere le sue mire verso i regni del mare. Gli occhi di quest’uomo sono capaci di irretire, la sua voce di ingannare, il suo aspetto di confondere. Si dice sia il figlio di un dio e sembra sia destinato a conquistare il mondo intero.

Aighas è figlio di un re che l’ha ripudiato.
Il destino fa sì che venga affidato come futuro primo cavaliere al figlio di un altro re di un vicino regno.
La crescita dei due ragazzi, che non sempre li ha visti sulla stessa lunghezza d’onda, diviene poi patto suggellato dalla lealtà dimostrata da entrambi, rendendoli uniti al di sopra di ogni avvenimento.
Le difficoltà, le minacce e imprevedibili ostilità li condurranno, fianco a fianco, a conoscere tutto ciò che popola i regni attorno a quello in cui sono cresciuti, regni fortemente patriarcali che guardano con sospetto alla minaccia barbarica che arriva da nord, minaccia che però sembra portare con sé aria di libertà e uguaglianza, guidata da un condottiero la cui fama lo precede, un uomo dagli occhi ipnotici e dotato di grande fascino.
Ma quando i barbari divengono molto più che una minaccia, per Aighas è il momento di diventare davvero uomo e affrontare la guerra, difendere la propria patria di adozione e dimostrare quanto vale.
Il destino però sarà infausto e la devastazione portata dai barbari non risparmierà nessuno, frantumando tutta la serenità che Aighas ha costruito con tanto impegno e fatica.
Una storia di lealtà, di cambiamenti, avventure e segreti, un’inaspettata e coinvolgente sorpresa creata e descritta in modo omogeneo e scorrevole con parentesi e linguaggio che ben si sposano con la giovane età dei protagonisti.
Un inizio che sa caratterizzare in modo perfetto i protagonisti e tutti i personaggi che, pagina dopo pagina, si avvicendano nella storia, il tutto corredato da una mappa che disegna i confini entro cui si svolgono i fatti.
La storia di Aighas e Salai, uniti da una scelta altrui prima e dalla lealtà poi, è molto più che un’opera narrativa, è un’evoluzione quasi mitologica che lega numerosi viaggi in attesa di un epilogo non ancora scritto.
Una storia di vicende personali e sentimenti  che via via si unisce alla minaccia dell’invasione, colmando nello scontro finale.
È una storia di legami indissolubili, di segreti da mantenere, di contrasti da gestire, amori da reprimere e forza da dosare, un concerto di alleanze, presagi, cambi di rotta ma soprattutto una storia bellissima di due ragazzi che sanno essere legati sempre e comunque ponendo l’amicizia al centro di tutto.
E se la parte finale è chiusura e nuovo inizio tra battaglie, perdite e colpi di scena, è nella struttura variegata che rimarco la grandezza di questo romanzo così ampio, complesso ma totalmente coinvolgente, curato in ogni dettaglio per accompagnare in modo attento il lettore in tutta l’avventura in esso contenuta.

Giulia Nurchis è nata a Cagliari il 10 febbraio 1993. Ha conseguito un diploma classico e una laurea magistrale in relazioni internazionali nel polo universitario di Firenze.

Trascurando le sue reali passioni a favore degli studi, per molti anni ha represso la sua indole artistica. Ma non ci si può nascondere in eterno e l’arte, anche se soppressa, trova sempre modo di fiorire.


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