Recensione Cascasse il mondo di Maria Cristina Maffeis

Cascasse il mondo

–  Maria Cristina Maffeis 

Per quanto sia raro il vero amore, è ancor più rara la vera amicizia.
(François de La Rochefoucauld)

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo 
Pagine: 160
Editore: Rizzoli


Giudizio Sintetico


Nella vita di una donna, le amiche sono fondamentali. Titti lo sa bene e infatti, “cascasse il mondo”, non rinuncerebbe mai agli incontri con le sue compagne di avventure. Lei è lo spirito libero del gruppo, quella che affronta ogni circostanza con l’energia di un vulcano e il sorriso pronto. Poi ci sono loro: Ndidi, la chirurga, razionale e cinica (ma solo a prima vista); Adriana, l’insegnante dall’animo inguaribilmente romantico; e infine Irma, che di mestiere è psicologa e di soprannome è “la Dolce”. I loro problemi sono quelli di tutte le donne ma, tra maschi incapaci, parenti a dir poco eccentrici e animali domestici un po’ matti, ce n’è uno più grande degli altri, un dramma che le accomuna e le spinge a restare unite per darsi forza e speranza. Così, davanti a un caffè o a un aperitivo, ogni appuntamento è l’occasione per chiedere e regalare consigli, per condividere segreti, sogni, successi, ma anche delusioni e dolori. Perché solo la vera amicizia può aiutarci ad affrontare i periodi difficili e a riscoprire il sollievo di una risata al momento giusto. E perché vivere con intensità il presente è il rimedio migliore per sconfiggere la paura del futuro.

Quando ho presentato su Instagram per la prima volta questo romanzo ho ricevuto alcuni messaggi che dicevano esattamente la stessa cosa: la storia di Titti è delicata.

Chiusa l’ultima pagina e asciugata qualche lacrima ho capito quanto fosse adatto quell’aggettivo, fine, morbido e leggero.

Perché ci sono molti modi per poter affrontare argomenti dolorosi, ma focalizzandosi su punti di vista differenti, il risultato può essere qualcosa di sensibile e raffinato anche nella durezza imposta a volte dalla vita.

Titti è una cameriera che osserva da un punto privilegiato i clienti del bar in cui lavora.

Ogni giorno ai tavoli siedono persone che ha imparato a conoscere attraverso gesti quotidiani ripetuti.

In un giorno di tanti, Titti decide di avvicinarsi a quel gruppo di tre amiche con le quali condivide la vita in una dimensione di sostegno e vicinanza.

Da un caffè condiviso, ognuna con i propri gusti, emergono lentamente quattro storie diverse accomunate dalle difficoltà della quotidianità: i figli, le separazioni, difficoltà economiche, la precarietà nel lavoro, le perdite, l’amore in ogni sua forma e tanto altro.

Ma quando tutto sembra stato detto, ecco che la narrazione cambia e la fantasia prende per mano la realtà dando vita a pagine dense di significato per tutti noi.

È vero che c’è chi nasce con la camicia e chi invece sembra doversi guadagnare ogni giorno lottando con le unghie e con i denti, è vero anche però che spesso la differenza arriva dalla prospettiva dai cui scegliamo di guardare la realtà, dato di fatto che spesso non possiamo governare.

La storia di Titti, che prende la forma definitiva nelle ultime pagine, è un inno alla vita, all’amicizia, alla forza delle donne e alla potenza della condivisione.

Perché lottare è difficile ma affrontare la vita potendo contare su qualcuno fa la differenza.

La protagonista prende di petto la realtà grazie agli insegnamenti preziosi di persone capaci di plasmarla durante l’infanzia, ha affrontato perdite e dolori rialzandosi con orgoglio e ci narra il presente concedendosi anche attraverso confidenze passate.

Emerge così dalle pagine la storia di Titti ma anche di Ndidi, Irma e Adriana, una comunione di vite che si mescolano nel grande supporto che garantisce l’amicizia vera.

Titti, che sembra all’inizio osservatrice e ascoltatrice, entra in punta di piedi narrando in prima persona gli avvenimenti fino a prendere l’intera scena con una parte finale da togliere il fiato, non senza ironia, siparietti paradossali e grandi momenti di unione.

Io non so bene come descrivervi questo libro senza spoilerare l’essenza delle pagine, che credo vada scoperta così come l’ho scoperta io, ma posso assicurarvi che il romanzo di Maria Cristina Maffeis è una carezza in un mondo di conflitti, è una testimonianza in cui ognuno di noi, direttamente o indirettamente può trovare qualcosa di se stesso, è un insieme di fantasia che diventa magicamente realtà, è un commovente esempio di come la letteratura può essere un canale per diffondere messaggi, speranza e tanto altro.

Bellissimo!


Maria Cristina Maffeis (1963) vive in provincia di Bergamo, dove lavora come insegnante d’inglese. Cascasse il mondo è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Zanibelli 2019.


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