Recensione “Eravamo tutti vivi” di Claudia Grendene

Eravamo tutti vivi

– Claudia Grendene –

«Che cosa abbiamo fatto delle nostre vite? Delle nostre speranze? Dei nostri desideri?»

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 252
Genere: Romanzo
Editore : Marsilio


Giudizio Sintetico


Impossibile, almeno per me, non riconoscersi nei personaggi e nell’ambientazione di “Eravamo tutti vivi”, libro d’esordio di Claudia Grendene.

Non nego che sono stati molti i passaggi in cui, leggendo, ho invidiato tutti coloro che, sicuramente meglio di me, potevano apprezzare a fondo le descrizioni di luoghi e situazioni riferite alla realtà di Padova dove il romanzo si svolge.

Fin dalle prime pagine sono stato catapultato nel mare dei ricordi dell’università per poi ripercorrere con sapienza il periodo che, dalla seconda metà degli anni ’90, ci porta ai giorni nostri. Molte le emozioni che si sono affiancate ai ricordi; questo, per tutti i lettori della mia generazione, sarà un elemento di grande piacevolezza.

La trama del romanzo è costituita da un intreccio di vicende amorose e non solo di ex ragazzi in cui potranno ben riconoscersi tutti coloro che, come me, sono “diventati grandi” a partire dalla fine degli anni’90.

Amori, vicende di vita, famiglie, figli, tradimenti e morte, danno vita ad un intreccio ricco di sfumature alle quali fanno da sfondo numerosi fatti reali che contribuiscono a sottolineare, oltre al trascorrere del tempo, anche un cambiamento inarrestabile delle persone, della società e del mondo più in generale.

Sono proprio il tempo, il suo trascorrere e il cambiamento gli elementi centrali di un libro che scorre veloce e che per molti tratti potrebbe apparire come uno specchio in cui non è difficile riconoscersi. Non sfugge l’accostamento di un’età in cui ci si immagina in un determinato modo con quella adulta in cui si deve fare i conti con la realtà e con le scelte che l’hanno determinata.

Le pagine di questo romanzo edito da Marsilio hanno il potere, oltre che di rinverdire i ricordi, di stimolare chi legge ad una profonda riflessione comparativa tra realtà, speranze e desideri.
Un libro da leggere, consigliato soprattutto a chi, negli ultimi vent’anni, è passato dall’epoca degli studi all’età adulta.
Impossibile non riconoscersi.


Claudia Grendene è nata a Villafranca di Verona nel 1972. Vive a Padova. È laureata in Filosofia. Lavora in una biblioteca di quartiere.

 

 

 


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