Recensione “Il Principe – il romanzo di Cesare Borgia” di Giulio Leoni – Nord –

Il Principe – Il romanzo di Cesare Borgia

– Giulio Leoni  –

Eppure, maestro Leonardo, non posso negare di aver trovato singolare sin dal nostro primo incontro in Milano questo vostro interesse per i fatti d’arme. Senza il quale non affiderei a voi le sorti delle mie fortezze. Ho certezza della vostra maestria nel tracciare mappe e progettare muraglie, ma aspetto con meraviglia il resto che dite…

Formato: Copertina rigida

Pagine: 351
Editore: Nord


Giudizio Sintetico


Cesare Borgia, nell’immaginario storico e popolare, viene dipinto e descritto come un uomo senza scrupoli, crudele e assetato di potere, deciso a conquistare l’Italia e a prevaricare su tutto e tutti senza soppesare costi e conseguenze delle proprie azioni.
Di certo, il Valentino fu un condottiero abile, coraggioso e furbo, tanto da sfruttare gli appoggi potenti (Francia e Papato) per conquistare possedimenti importanti e fondamentali per essere scritto indelebilmente nelle pagine della storia come conquistatore.
Amante del “bello” e dell’arte in tutte le sue forme, vantò amicizie con le menti più brillanti del rinascimento, Macchiavelli e Leonardo Da Vinci su tutti.
Proprio su confronti stretti e raffinati tra il Valentino e questi ultimi, e sul periodo di conquiste di Cesare Borgia, è sviluppato il romanzo di Giulio Leoni, “Il Principe”, di cui vi parliamo…

Imola, dicembre 1502. Asserragliato in città con le poche truppe ancora fedeli, Cesare Borgia si trova a contemplare il tramonto di quello che è stato il suo grande sogno: dominare l’Italia intera. I capitani di ventura che lo hanno accompagnato fino a adesso lo hanno ormai abbandonato e ora si apprestano a tradirlo.
Cesare è in preda alla disperazione, con la mente che vaga tra i fantasmi delle sue passate vittorie. Ma come fosse un segno di benevolenza divina, proprio in quel momento le vedette annunciano il ritorno di Leonardo da Vinci, l’uomo cui il duca Valentino ha affidato il compito di ideare nuove armi e di rafforzare le difese dei nuovi domini. Un’improvvisa luce di speranza si accende nella cupa fortezza in cui si è rifugiato. E non è solo l’offerta di innovativi e terribili strumenti di distruzione a risollevare l’animo di Cesare. L’arrivo del maestro riaccende anche quella fascinazione reciproca nata nel corso del loro primo incontro a Milano, anni prima. E il dialogo si trasforma in un confronto tra due concezioni del mondo apparentemente agli antipodi, sebbene entrambe soggiogate da un desiderio spasmodico di bellezza: bellezza nell’armonia del corpo e della sua rappresentazione per l’artista, bellezza nella forma di un grande progetto politico per il condottiero. E, evocando il ricordo delle battaglie passate, insieme con squarci della difficile giovinezza di Cesare e delle sinistre premonizioni della sua fine, prende corpo l’intuizione per superare con un colpo magistrale l’attuale difficoltà: quando Leonardo gli illustra il progetto della sua Battaglia di Anghiari e la grande allegoria della crudeltà umana che ne sarà il cardine, nella mente del Borgia si forma a poco a poco un affresco altrettanto maestoso, quello che sarà il capolavoro politico del suo genio spietato…

 

Cesare Borgia è stato forse il primo a sognare l’Italia unita, disegno divenuto realtà solamente più di trecento anni dopo la sua morte, il primo a creare un regno che unisse parte del nord e centro Italia.
Il Valentino è stato simbolo controverso del rinascimento italiano, la sua storia oggetto di film, libri e documentari, capaci di sottolineare quanto la sua vita sia stata ostaggio di desiderio personale e decisioni altrui: dalla nascita “illegittima”, al controllo del padre/papa, alla morte misteriosa e all’ingiustizia del trattamento della salma.
Un uomo discusso, rivalutato da storia e storici, che ci viene raccontato in chiave originale e approfondit, senza filtri e censure e attraverso una narrazione che alterna storia e momenti di puro confronto intellettuale tra Cesare e Leonardo Da Vinci.
Giulio Leoni lascia il giallo storico per immergersi totalmente nella storicità, attraverso una narrazione dal linguaggio studiato e di alto livello, che non stanca e non compromette lo scorrere veloce delle pagine.
Il romanzo è concentrato in pochi anni, con sporadici salti nel tempo per incontrare i passaggi fondamentali della vita di Cesare Borgia; questa scelta nella trama dona un quadro completo della vita del Valentino, soffermandosi molto sul presente e donando piccole pillole del passato.
Avrei preferito trovare più nozioni biografiche per avere il quadro completo della sua controversa vita ma, il romanzo di Leoni, è un tuffo piacevole ed esaustivo che racconta anni di gloria e ricadute, di sogni e speranze che uniscono all’arte la guerra, alle lotte la sete di conoscenza, riuscendo a unire due uomini, che si conobbero per caso a Milano, in scambi intellettuali che, se seguiti con grande attenzione, donano autentiche perle riflessive e di pensiero.
Una lettura di alta caratura, adatta agli amanti del rinascimento e della storia, a chi apprezza i racconti senza filtri e censura ed è disposto a salire di livello per comprendere e apprezzare gli scambi dei due uomini: il risultato è un romanzo piacevole e completo che dona un ritratto di uomo spietato ma di grande spessore logico e di un’intelligenza sopraffina… quindi chi era davvero Cesare Borgia? La storia è stata capace di comprendere a fondo tutte le sfumature di quest’uomo?
Forse non lo sapremo mai, ma il romanzo di Giulio Leoni aiuta a capire e analizzare queste due facce diverse ma unite nella persona del Valentino.
Essendo il primo romanzo letto di Leoni, e da grande amante della storia, sono molto curiosa di scoprire altri romanzi di questo autore che dimostra grandi capacità descrittive, narrative e un amore incondizionato per la storia e i suoi protagonisti, sentimento questo, che trasuda da ogni singola pagina.


Giulio Leoni, romano, è uno degli scrittori italiani di gialli storici e di narrativa del mistero più conosciuti all’estero, grazie anche alla fortunata serie di romanzi dedicati alle avventure investigative di Dante Alighieri, che è stata tradotta in tutti i maggiori Paesi del mondo. Ma oltre a riguardare il remoto passato, i suoi interessi vanno anche verso la storia del secolo appena trascorso, soprattutto nei suoi aspetti meno conosciuti e controversi. Studioso delle avanguardie artistiche,è un appassionato di storia dell’illusionismo e della pop-culture degli anni ‘50 e ‘60, di cui ricerca e colleziona testimonianze e memorabilia. Elementi che trasporta spesso nei suoi romanzi, dove anche le trame più imprevedibili e sorprendenti si sviluppano su uno sfondo storico ricostruito con grande precisione, e in cui personaggi reali e finzione narrativa s’intrecciano, dando vita a un teatro delle ombre enigmatico e affascinante.


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