Recensione “Nero di Maggio” di Leonardo Gori – Tea Libri –

Nero di Maggio

– Leonardo Gori –

Il proprietario del locale sentì chiudersi l’uscio sulla strada mentre apriva la porta del retrobottega e scorgeva l’orribile spettacolo sul pavimento. Sapeva che quello che gli aveva detto l’uomo con il cappello era tutto vero. Non poteva far altro che mettersi di nuovo al lavoro, e subito.

Formato: Copertina flessibile

Genere: Noir storico
Pagine: 302
Editore: Tea Libri


Giudizio Sintetico


“Nero di maggio” non è una nuova uscita, è un’interessante serie, per trama e ambientazione, con protagonista il capitano Bruno Arcieri pubblicata per la prima volta ormai quasi vent’anni fa e riproposta oggi da Tea, rinnovata e  in una bellissima e moderna  veste grafica.

Questo primo volume è ambientato nel 1938 e unisce, in una trama noir e inquietante, macabri omicidi, oscuri gerarchi e ad una visita importante che non può subire contrattempi… .

Primavera del 1938: Adolf Hitler e Benito Mussolini cementano le basi della loro funesta alleanza. Preludio simbolico dell’asse è la visita del Führer in Italia: Roma, Napoli e, per ultima, Firenze. Pochi giorni prima dell’arrivo dei due dittatori sulle rive dell’Arno, però,viene scoperto il cadavere di una prostituta. Un caso ordinario, a prima vista. Eppure gli esponenti fiorentini del regime iniziano a tremare… Affetto da un’inguaribile curiosità «professionale», il giovane capitano dei Carabinieri Bruno Arcieri, appena arrivato a Firenze da Milano, dà inizio a un’inchiesta testarda, più volte ostacolata da personaggi oscuri. Colpo di scena dopo colpo di scena, delitto dopo delitto, Arcieri, nel nome della giustizia, dovrà ingaggiare un’ultima, disperata battaglia contro il colpevole e, allo stesso tempo, contro le tragiche condotte squadristiche che hanno avvelenato la vita quotidiana e politica del nostro Paese durante il ventennio nero.
Serrato e documentato romanzo storico dalle tinte gialle, Nero di maggio segna l’atto di nascita della figura di Bruno Arcieri, la sua prima avventura, l’esordio di una lunga serie di indagini che, attraverso l’evoluzione del personaggio, darà modo a Leonardo Gori, e ai suoi lettori, di ripercorrere con piglio narrativo avvincente decenni cruciali della storia italiana.

“Nero di Maggio” è indubbiamente un ottimo thriller che unisce, ad una trama oscura e inquietante, l’ambientazione storica come tocco aggiuntivo, creando ombre di potere che ben si mescolano all’indagine del capitano Arcieri.

L’indagine legata al killer si alterna alle vicende che vedono Arcieri accompagnare un importante Gerarca per le vie di Firenze, nei più importanti salotti del fascio, e che sfiorano passati misteri rimasti irrisolti.

L’attenzione rimane alta per l’intera durata del romanzo , le pagine non sono però sempre scorrevoli e i personaggi si “posizionano” difficilmente nel contesto.

La storia è arzigogolata, richiede un grado di attenzione e memoria non indifferenti, tuttavia il fulcro della trama e l’evoluzione che prende nell’ultima parte, aiutano ad alimentare curiosità e rendere avvincente la chiusura.

L’indagine sembra essere parallela ai compiti affidati al capitano Arcieri e legati alle personalità del fascio, questo porta il lettore a confondersi e non capire subito i risvolti della trama.

Il protagonista non si fonde con il lettore, poca l’empatia cercata dall’autore, la sua storia si fonde con la storia d’Italia e gli anni bui del fascismo ma rimane priva di parti personali o comunque tali da appassionare chi legge.

Ho riflettuto molto sullo stile scelto dall’autore, sull’ombra oscura delle gerarchie, sull’assenza di molti dialoghi e colpi di scena, su un’indagine povera di metodi classici e sulla scelta del finale.

Credo che Leonardo Gori sia stato fedele, quanto più possibile e facendo una scelta coraggiosa, ai tratti tipici dell’epoca, ha reso un romanzo ambientato nel 1938 una lettura che ricalca anche lo stile di quegli anni, nell’impianto, nella narrazione e nelle figure protagoniste.

Un romanzo che richiede riflessione e giudizio ma di grande esempio per comprendere e capire dinamiche e personalità legate all’epoca, anche se non adatto a tutti i lettori.

Un’idea, quella di seguire la storia d’Italia dal 1938 in poi, che rimane però il punto geniale e promettente delle vicende. Leggeremo altre storie di Bruno Arcieri per valutare l’evoluzione e la maturità dello scritto di autore e protagonista.


Leonardo Gori vive a Firenze. È autore del ciclo dei romanzi di Bruno Arcieri: prima capitano dei Carabinieri nell’Italia degli anni Trenta, poi ufficiale dei Servizi segreti nella seconda guerra mondiale e infine inquieto senior citizen negli anni Sessanta del Novecento. Il primo romanzo della serie è Nero di maggio, ambientato a Firenze nel 1938, cui sono seguiti Il passaggioLa finaleL’angelo del fango(Premio Scerbanenco 2005), Musica neraLo specchio nero e Il fiore d’oro, gli ultimidue scritti con Franco Cardini. La serie di romanzi è in corso di riedizione in TEA. È anche autore di fortunati thriller storici e co-autore di importanti saggi sul fumetto e forme espressive correlate (illustrazione, cinema, disegno animato).


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