Recensione “Futuro edificabile” di Marianna Iannarone

Futuro edificabile

– Marianna Iannarone 

«Perdere contro questa lotta all’intenzione è una dura sconfitta da riconoscere, 
ma non darle voce continuamente è un buon modo per illudersi che in fondo qualcosa di bello 
dovrà capitare».

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Narrativa
Pagine: 83


Giudizio Sintetico


Credere in un futuro edificabile all’interno di un contesto precario è difficile; lo è per Gaia, laureata in cerca d’occupazione, in crisi perenne, che ritrova fiducia nell’amore mediante Claudio. Nella piena affermazione dell’incertezza a causa del malcontento che dilania i giovani trentenni, il valore dei legami viene messo in dubbio e riscoperto dalla donna in particolari situazioni che la coinvolgono insieme a Il Moro, Renée, Luca, Carla e Maliba. Gaia riuscirà con ironia a superare i limiti delle sue paranoie e a vivere la spensieratezza dei suoi anni?

Gaia è una ragazza che vive in costante insicurezza, una mancanza di equilibrio dovuta allo sfondo sociale e lavorativo in cui i trentenni di oggi si trovano inseriti.
L’unica certezza di Gaia, nella quale ripone i residui di fiducia rimasti nel suo cuore, è la storia d’amore con Claudio, uomo che, come lei, combatte quotidianamente contro lo spauracchio delle incertezze nel futuro e l’impossibilità di creare progetti futuri.
Una generazione a cui non è permesso sognare, e di cui faccio parte, dove il futuro va costruito mattone dopo mattone, fatica dopo fatica, sacrificio dopo sacrificio, un futuro che è, o che possiamo rendere, edificabile.
Attraverso i racconti di Gaia veniamo in contatto con molteplici difficoltà che si trovano ad affrontare i trentenni di oggi dove spesso gioca un fattore fondamentale il divario generazionale e sociale che separa genitori e figli oltre alla recente e drastica frenata che il benessere sociale e la sicurezza lavorativa hanno subito.
Precarietà è la parola che meglio descrive le vite dei personaggi che incontriamo: precarietà lavorativa, familiare, sentimentale, morale eccetera…
In perenne conflitto con se stessa e con la società con cui deve combattere quotidianamente per rimanere a galla, Gaia ci narra fatti ed emozioni non attraverso eventi e riflessioni di grande spessore.
Ci conduce all’interno della sua vita, delle vite dei suoi amici, delle sue frequentazioni e del suo fidanzato attraverso momenti più spensierati e altri invece di grande serietà e delicatezza.
In questo romanzo, breve ma intenso, troviamo attualità, analisi, temi sociali, racconti, paure e molteplici emozioni differenti, toccando anche temi come la questione meridionale, il femminismo e l’integrità morale di fronte a discutibili offerte di lavoro.
Marianna Iannarone scrive un libro molto attuale e di grande spessore, capace di far riflettere ma anche di far conoscere quella che è la condizione in cui molti miei coetanei, e coetanei dell’autrice in primis, trova a dover sopravvivere quotidianamente.
Quello che però secondo me è mancato in questa storia, è il messaggio di reazione, l’atto di ribellione che la protagonista, impegnata in feste incontri, non compie.
Il risultato è quindi una ragazza che si analizza e capisce il problema principale della sua vita, ma cerca di risolverlo solo a livello intellettivo e non nell’atto pratico della quotidianità.
Una protagonista quindi con cui non si riesce totalmente ad entrare in empatia, per quanto riesca a “toccare” il lettore con riflessioni e parole e un fidanzato che purtroppo ho inquadrato come un peso senza stimoli positivi  .
La scrittura elegante, profonda e rapida rende comunque questa lettura indubbiamente piacevole con un plus rappresentato dalla cura dei dettagli e da una copertina molto bella e rappresentativa.

 

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