Recensione Il mistero della donna tatuata di Takagi Akimitsu

Il mistero della donna tatuata

–  Takagi Akimitsu 

Per ora ti basti sapere che il marchio del tatuaggio è l’unico modo che abbiamo per difenderci da chi ci vuole annientare, è il posto segreto dentro il quale possiamo nascondere ciò che per noi è sacro. Non portiamo i marchi per vantarci davanti agli altri, ma perché quello è l’unico mondo incontaminato che ci è rimasto.
(Nicolai Lilin)

Formato: Copertina rigida

Genere:  Romanzo giallo
Pagine: 254


Giudizio Sintetico


Il corpo di una donna viene ritrovato in una stanza chiusa dall’interno. O meglio: quasi tutto il corpo. La delicata pelle di Kinue era ricoperta da uno splendido tatuaggio, ma ora dal cadavere manca il torso: forse la soluzione del caso è legata proprio a ciò che quel lembo di pelle riproduceva. Intricato, misterioso, affascinante, torbido: Il mistero della donna tatuata è uscito originariamente nel 1948 ed è il capolavoro di Takagi Akimitsu, autentico autore di culto, maestro del mystery giapponese. Questa è la prima traduzione italiana.

Un lettore che si avvicina a questo romanzo senza leggerne la sinossi potrebbe benissimo pensare di avere di fronte uno scritto contemporaneo, un giallo giapponese di recente pubblicazione.
Il mistero della donna tatuata è invece un romanzo del 1948, definito il capolavoro di Takagi Akimitsu.
L’omicidio a cui si troveranno ad indagare diversi uomini, tra ispettori e medici, si mescolerà con la tradizione degli irezumi, i tatuaggi tipici giapponesi, che coprono spesso l’intera parte superiore di un corpo e che rappresentano uno degli aspetti più tradizionali della cultura nipponica.
Una donna ricca di fascino, un medico collezionista di tatuaggi, un bagno chiuso dall’interno ma soprattutto una maledizione che sembra colpire un’intera famiglia che con i tuatuaggi di ha sempre convissuto…
Pur essendo un romanzo giapponese, di cui conserva le caratteristiche lente e ricche di fascino senza stravolgimenti e colpi di scena, questa storia incredibile è anche preziosa per la ricchezza e la completezza delle informazioni sull’arte dell’irezumi, sui divieti che spesso l‘hanno accompagnata e sulla nomea di chi li possedeva.
Questo romanzo è adattissimo a chi ama questo tipo di scrittura, ricca di scambi ma povera di personaggi e ambientazioni, costruita attorno alla tradizione che, come spesso accade, trasuda dai romanzi nipponici di diverse epoche storiche in cui gli autori sanno porte sulle pagine tratteggi di incredibile bellezza.
E per quanto il giallo in sé non sia così particolarmente articolato, il dono che mi ha fatto questo romanzo in termini di conoscenza lo rende assolutamente meritevole di essere consigliato!

 Takagi Akimitsu (1920-1995) nacque ad Aomori, nel nord del Giappone. Dopo la laurea in ingegneria all’Università imperiale di Kyōto, decise di diventare scrittore seguendo la profezia che gli fece un indovino: e in effetti divenne uno dei piú importanti e famosi autori di gialli e mystery giapponesi. Da molti indicato come il «Simenon giapponese» ha vinto, tra gli altri, il prestigioso premio per il miglior romanzo giallo del Tantei Sakka kurabu, l’Associazione di scrittori mystery fondata da Edogawa Ranpo. Takagi è il creatore di numerosi personaggi divenuti classici, come il detective Kamizu Kyōsuke che fa il suo esordio proprio con Il mistero della donna tatuata.

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