Recensione Hollywood 89. Una storia sporca e veloce di Enrico Cetta

Hollywood 89. Una storia sporca e veloce

–  Enrico Cetta  

Talete diceva che il principio e’ l’aria, Anassimandro che e’ l’infinto. Gli Atroci dicono che e’ il Metallo. Gli Atroci hanno sempre ragione.

E’ solo il Metallo cio’ che luccica.

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo giallo
Pagine:  111
Editore: Scatole Parlanti


Giudizio Sintetico


Ispirato a fatti realmente accaduti. Nel 1989 il tenente David Hillmore lavora al West Bureau, divisione Hollywood: è la zona di Los Angeles dove, da tradizione, convergono le ambizioni di intere generazioni di aspiranti stelle del cinema e della musica. La fine degli anni Ottanta vede i riflettori puntati sulla scena sleaze – o street – metal, variante del glam che ha conquistato l’immaginario collettivo grazie al sound grezzo, i testi espliciti e lo stile di vita sporco e veloce dei suoi protagonisti. Si chiama proprio Dirt n’ Fast la band emergente che finisce al centro di un caso di cronaca nera: un membro dell’entourage del gruppo viene trovato morto fuori dallo studio dove i Dirt n’ Fast stanno ultimando il loro disco d’esordio. Sembrerebbe un suicidio, ma a David non mancano gli spunti per sospettare che questa morte celi altro. Durante le indagini, si troverà ad affrontare vecchi spettri del passato che pensava sepolti da tempo e che hanno lasciato una traccia indelebile nella sua vita.

Nel 1989 David Hillmore si trova ad indagare sulla morte di un vecchio amico.
La caduta accidentale dal tetto dove la band Dirt n’Fast stava provando per il nuovo disco non lo convince e il tenente è determinato ad andare a fondo della questione.
Quali dinamiche hanno portato alla caduta? Chi nasconde qualcosa all’interno della band, ma soprattutto quale ruolo aveva l’amico nella registrazione del disco d’esordio del gruppo?
David inizierà un’indagine che lo porterà anche a rivivere il suo passato e a confrontarsi con l’evolversi del mondo della musica, dei suoi segreti e dei suoi vizi.
Perché a volte, cercando chiarezza nel presente, riemergono i fantasmi del passato…
Ho già avuto modo di leggere tre romanzi di Enrico Cetta, molto diversi tra loro anche se, almeno per gli ultimi due, con il tema centrale della musica, questa volta inserito all’interno di una trama gialla.
“Hollywood 89. Una storia sporca e veloce” ha già nel titolo tutti gli indizi per capire di fronte a quale lettura ci troviamo, un’indagine veloce a seguito del ritrovamento di un cadavere che si svolge nella Hollywood tormentata, ombrosa e “sporca” di fine anni 80.
C’è la storia della musica, i dettagli di quegli anni complessi e discutibili passati poi dalla parte della leggenda, ci sono dinamiche legate al mondo dei gruppi musicali, delle cattive abitudini, dei rapporti superficiali e della freddezza degli animi, passati dalla parte egoistica del termine “libertà”.
Il protagonista si inerpica su un crinale difficile e ricco di ombre che unisce un gruppo musicale a questa losca faccenda e che lentamente si allarga portando alla luce lati oscuri che spesso hanno viaggiato (e viaggiano ancora oggi) sulla stessa strada di alcuni ambienti.
La narrazione di queste vicende si intreccia con lo sfondo musicale di quegli anni, descritto e ricco di aneddoti curiosi, e ricordi del protagonista legati al suo passato che tanto descrivono la collettività dell’epoca.
Un romanzo molto interessante, adatto sicuramente agli amanti della musica metal e del panorama anni 70/80 legati ad essa.
Devo dire che, anche questa volta, Enrico Cetta convince per originalità e bravura nello stendere un romanzo breve, poco più di cento pagine, arricchendolo con variabili indipendenti ma legate tra di loro.

Enrico Cetta è nato a Faenza (Ra) nel 1979. Batterista, è appassionato di cultura americana e musica rock sin dall’adolescenza. Con Sensoinverso Edizioni ha pubblicato nel 2015 Election Day e nel 2016 L’occhio del demone. Nel 2017 è invece uscito L’ombra crudele del passato (Augh! Edizioni). Nel 2018, con il racconto 1965, si è qualificato primo al concorso “Andiamo in Ucronia!” indetto da Montegrappa Edizioni. Dopo Il diavolo suona il blues, Hollywood 89 Una storia sporca e veloce è il secondo romanzo con Scatole Parlanti.


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