Recensione La sovrana lettrice di Alan Bennett

La sovrana lettrice

–  Alan Bennett 

Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni.
(Ugo Ojetti)

Genere:  Romanzo
Pagine:  95
Editore: Adelphi


Giudizio Sintetico


A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga.

Leggere cambia la vita.
Si può essere lettori da sempre, lettori dell’ultima ora, onnivori, seriali o monogenere, fatto sta che la lettura ci cambia, ci rende più sensibili, ci porta vivere con il pensiero delle scalpitanti pagine che attendono sul comodino e che attendono di essere lette.
Alan Bennet ci racconta proprio del cambiamento, esteriore e interiore, che l’innamoramento per la lettura produce.
Un amore che, come avviene nei romanzi più belli, non ha tempo, genere o classe sociale.
E quindi, quale migliore protagonista della regina Elisabetta?
Elisabetta che scopre l’amore per la lettura grazie a una biblioteca mobile in cortile, che diventa lettrice vorace destando preoccupazione, che si annoia agli eventi pubblici e porta il libro in carrozza, che perde interesse per le banalità degli eventi e diventa osservatrice sensibile di chi le sta accanto.
Caratterizzato da ironia e amore per la lettura, La sovrana lettrice è un libro veloce e frizzante, un inno al colpo di fulmine tra lettore e libri capace di arricchire e modificare, plasmare e valorizzare la vita, a volte anche isolando chi se ne appassiona in modo esagerato.
Un amore che può rimanere invariato, che può subire alti e bassi o che, come un’iperbole può avere un apice e poi diminuire.
Queste pagine sono però capaci di unire i lettori perché raccontano una storia in cui tutti possono riconoscersi, in cui ciascun lettore può ritrovare qualcosa di sé.
Una storia romanzata è frutto della fantasia di un’autore a cui ci affidiamo per sentire la storia di un amore che viviamo ogni giorno e che ha reso Elisabetta, per 94 pagine, una di noi…

Alan Bennett è nato a Leeds, nello Yorkshire, il 9 maggio 1934. Il padre era macellaio, la madre casalinga. A Cambridge, Bennett comincia a scrivere sketch insieme a Michael Frayn. Poi si diploma, e gli ci vogliono due anni per decidere di non diventare pastore della chiesa anglicana. Ma la vocazione e la sua crisi si rivelano proficue, se nel 1959 Alan Bennett debutterà al Fringe Festival di Edimburgo proprio con la parodia di un sermone. Nel 1965, dopo una fortunatissima serie di spettacoli insieme alla rivista «Beyond the Fringe», viene ingaggiato dalla BBC come attore. Nel 1968 mette in scena il primo dei suoi grandi testi, Forty Years On. Nel 1983 scrive il testo di An Englishman Abroad, film per la TV con la regia di John Schlesinger; sua è anche la sceneggiatura dell’irresistibile Pranzo Reale (A Private Function, 1985) diretto da Malcolm Mowbray, mentre più recentemente (1995) Nicholas Hytner ha portato sul grande schermo un’altra sua fortunatissima commedia, La pazzia di Re Giorgio (The Madness of George III, 1992), pubblicata da Adelphi nel 1996. Nel 1992 la BBC ha trasmesso la prima serie dei suoi lavori forse più acclamati, i monologhi di Talking Heads (trad. it. Signore e signori, Adelphi, 2004), interpretati, oltre che da Bennett stesso, da attrici immense quali Maggie Smith, Julie Walters e Patricia Routledge. La seconda serie è andata in onda, con crescente successo, nel 1998 ed è stata pubblicata da Adelphi nel 2016 con il titolo Il gioco del panino. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Una vita come le altre, L’imbarazzo della scelta, Due storie sporche.
I suoi libri sono pubblicati da Adelphi.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *