Recensione Mare della Tranquillità di Matteo Materazzo

Mare della Tranquillità

–  Matteo Materazzo 

I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie.
(Michel De Montaigne)

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine:  156


Giudizio Sintetico


Estate del 1976: un bambino di dieci anni, voce narrante di questo romanzo d’infanzia, si trasferisce sulla riviera romagnola a casa della nonna, portandosi dietro Christian, il suo migliore amico, altrimenti destinato ad un difficile soggiorno in colonia.
Una volta al mare, i due bambini sentono di aver raggiunto un luogo di pace apparente, lontano dai genitori e dal mondo contingente, che chiamano Mare della Tranquillità, la landa dove Neil Armstrong, uno dei loro eroi, ha per primo posato piede sulla Luna.
In questa striscia di sabbia, tra il mare e le luci degli alberghi, conoscono e ritrovano gli amici del Bagno 86: Sabina, Rin Tin Tin, Andreas e una misteriosa bambina dai capelli bianchi. Insieme a loro trascorrono il mese di luglio, alternando momenti di gioia sfrenata a paure irresistibili, fantasticando di missioni spaziali e vita extraterrestre, sospesi in una incerta penombra tra la fantasia e la realtà.

La storia che ci viene narrata in queste pagine è quella di un bambino di 10 anni che, accompagnato dall’inseparabili amico Christian nell’anno 1976, vive la quotidianità in città tra film, fumetti e avventure.
Figlio di un padre architetto e spesso all’estero per lavoro, le vacanze del bambino sono sempre affidate alle cure della nonna che lo accoglie  nella casa al mare dove quest’anno, per farlo sfuggire alla colonia della Fiat, viene invitato anche l’amico.
Christian, bambino sovrappeso, spesso deriso e condizionato ideologicamente da un padre con un forte carattere anti capitalista, vive come un salvataggio questa possibilità di passare le vacanze con l’amico e la partenza segna l’inizio di un’avventura indimenticabile.
All’interno del bagno 86 non mancheranno altri bambini, avventure, momenti di gioia ma anche paure, fantasticherie legate alle missioni spaziali o agli extraterrestri in uno spaccato di vacanza che saprà riaccendere la memoria di tutti i lettori.
Il mare della tranquillità è un romanzo senza tempo anzi, un tempo ce l’ha, ed è quello passato, che può venir conosciuto dalle nuove generazioni, che può essere ricordato da chi l’ha vissuto oppure da chi, come me, è arrivato subito dopo, potendo vivere l’ultima scia di tempi che, nella loro semplicità, non esistono più.
La storia, che ci viene narrata da un bambino di 10 anni ed è ambientata nel 1976, è una storia che accomuna molti di noi, di quelle vacanze al mare vissute tra avventure e giochi ricchi di fantasia.
È una visione nostalgica di serate passate alle sale giochi, appuntamenti telefonici del giorno dopo per confrontarsi sulle gare di “giochi senza frontiere”, le piste delle biglie con le figurine all’interno, ma soprattutto quelle avventure caratterizzate dall’immaginazione e guidate dalla fantasia dopo aver visto film, letto fumetti o ascoltato racconti di attualità sulla corsa allo spazio, lo sport e molto altro.
Questo romanzo è uno spaccato di storia che ho letto con grande senso di nostalgia, tenerezza, affetto ed emozione, una storia adatta a qualsiasi età che, nel mio caso, ha riacceso scintille di ricordi mai spenti.
Una dolce melodia che unisce all’infanzia, al gioco e ai dettagli dell’epoca, le diversità sociali e di pensiero, il senso di amicizia e lealtà, la paura delle colonie, lo sport ma soprattutto quel senso di libertà, fantasia, immaginazione e legami che, a parer mio, qualche anno fa erano molto più saldi.
Matteo Materazzo, classe 1966, unisce in modo magistrale in questo romanzo, raccontando con semplice efficacia, la sua infanzia e il suo presente, in particolare la professione poiché insegnante di storia delle missioni spaziali e che, da austronauta mancato, rappresenta, insieme al cinema, la sua più grande passione.
Un libro semplice ma di grande valore che forse paga un po’ la copertina inadatta ma sicuramente una lettura meravigliosa, dolce e malinconica, ironica e figlia di un tempo a cui guardiamo tutti con dolcezza e dove è bello poter ritornare, anche attraverso le pagine di un libro.

Matteo Materazzo è nato nel 1966 a Bologna, città dove vive con la moglie e il figlio. Laureato in Storia Contemporanea, insegna nelle scuole, collabora con riviste e case editrici e tiene corsi all’Università Primo Levi, in particolare di Storia delle missioni spaziali che, da astronauta mancato, sono, insieme al cinema, una vera e propria passione. Con Skylab ha vinto il Premio Letterario il Borgo Italiano 2019 nella sezione racconti.

Mare della tranquillità è il suo romanzo d’esordio.


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