Recensione Eternal War libro II – Vita Nova di Livio Gambarini

Vita Nova

–  Livio Gambarini 

“Eternal War ha colpito subito il pubblico per la sua originalità, per la trama incalzante e per il fascino dell’ambientazione.” – Corriere della Sera

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo fantasy storica
Pagine:  330
Editore: Acheron


Giudizio Sintetico


Toscana, tredicesimo secolo: prosegue l’epica saga fantasy di Guido Cavalcanti e del suo spirito-guida, l’astuto Kabal! I ghibellini sono sconfitti. Mentre l’enigmatico San Pietro convoca l’Ancestrarca Kabal per affidargli una pericolosa missione nella Curia Romana, nella meravigliosa Firenze è tempo di festeggiamenti. Guido, capofamiglia Cavalcanti, lotta per difendere il suo desiderio di libertà anche nelle Lande dello Spirito e intreccia un sodalizio con il giovane Dante Alighieri, aiutandolo a far sbocciare il talento che lo renderà, un giorno, il più grande poeta della letteratura mondiale. Ad accomunarli, oltre alla stima reciproca, è la profonda devozione alle donne che essi amano. Ma in questa stessa misteriosa energia che muove il mondo, e che Dante definirà “Tirannia di Amore”, si nasconde un segreto che sconvolgerà la loro vita, riscrivendo i loro destini su pagine che sopravvivranno ai secoli…

Il secondo capitolo della saga di Livio Gambarini ci porta all’incontro, giunto in un momento delicato con Guido Cavalcanti in pericolo di vita, tra il mondo della materia e quello dello Spirito.
Incontro che non determina la fusione completa della trama in un’unica narrazione ma consente allo spirito nobile del Cavalcanti di acquisire conoscenze capaci di ampliare la sua visione della vita e dei personaggi che la popolano.
Lo sfondo entro cui l’autore ha creato i personaggi e le ambientazioni è unico.
Storia e personaggi si fondono con la parte fantastica e la complessità delle sue creature ma soprattutto con il senso profondo dell’unione delle due realtà nello spirito del Cavalcanti che si riflette sul mondo reale.
In questo volume poi, l’incontro tra Guido e Dante Alighieri avviene fin dalle prime pagine, incontro che da vita, non solo alla Storica leggenda del poeta, ma ad un rapporto dove lealtà e sincera stima divengono il fulcro di vicende attorno alla quale ruotano sentimenti, guerre, arte e amore ma soprattutto una Vita Nova.
Sì, perché tra queste pagine ci sono parentesi graffianti dell’amore di Dante per Beatrice, del pulsare di una vicinanza che basta a provocare mancamenti, ma c’è anche tutta la vita nobile e artistica che, da sempre, rappresenta la culla della cultura italiana e mondiale unita alla sete di libertà che, in questo secondo volume, caratterizza Guido.
Livio Gambarini mantiene uno stile moderno, ironico e dinamico per coinvolgere il lettore e catapultarlo nella complessità di questa storia che, seppur unita, si svolge qui soprattutto su due archi paralleli e con missioni differenti risultando più ombrosa e introspettiva della prima e conducendoci nella parte più profonda delle Lande dello Spirito.
La nuova condizione di Guido Cavalcanti arricchisce la parte introspettiva relativa all’anima e allo spirito non togliendo però spazio alla parte storica della vicenda che, per quanto mi riguarda, resta insuperabile, perfettamente ricreata e sempre presentata in modo attento.
Un po’ più di fatica rispetto alla complessità delle Lande che mettono a dura prova il mio poco allenamento nel tenere insieme elementi e personaggi così complessi ma su cui sto decisamente migliorando.
Anche se il genere mi vede poco esperta e sicuramente vede il mio giudizio unicamente guidato dal piacere personale, è indubbio che questa saga ha un potenziale altissimo per gli amanti del genere ed è capace di unire elementi diversi in un concerto di storicità e fantastia che non smette di stupire e che evolve pagina dopo pagina, parola dopo parola.
È indubbiamente una saga di altissimo livello che merita di essere conosciuta e avvicinata da chi apprezza l’unione così sincronica di elementi così diversi.
Un ultima nota la voglio dedicare a un plus che appare in questo secondo volume: alla fine infatti, l’autori ci porta nel dietro le quinte dei primi due capitoli spiegando scelte e motivando alcune caratteristiche.
Ora, come già capitato per il primo volume, andrò a saziare la sete di conoscenza relativa al periodo storico e ai due personaggi protagonisti in attesa del terzo volume che leggerò a breve…

Livio Gambarini, Classe 1986 e bergamasco d’origine, Livio Gambarini è uno scrittore, filologo ed esperto di narratologia che, partendo senza agganci, ha saputo compiere in circa quattro anni l’intero percorso dall’esordio con una minuscola CE alle maggiori realtà editoriali d’Italia. Oggi è docente del corso di Alta Formazione Il piacere della scrittura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in vari eventi ha diviso il palco con Andrea Vitali, Marco Missiroli, Morgan e molti altri. Il suo romanzo Le Colpe dei Padri ha gettato luce sull’inquisizione della Lombardia del 1300, inaugurando thriller-storica della Trilogia delle Radici, che appassiona perfino medievisti e storici di professione. Nel campo della speculative fiction scrive la saga di Eternal War, rivisitazione magica e spirituale della Firenze di Guido Cavalcanti e Dante Alighieri, annoverata da varie testate americane tra le maggiori opere fantasy contemporanee scritte da un autore non anglofono. Da anni dedica tempo e risorse all’apprendimento delle tecniche di scrittura dei maggiori romanzieri viventi, che insegna attraverso corsi, seminari, pillole didattiche online ed esclusive sessioni di mentorship.


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