Recensione Che fine ha fatto Liz? di Chiara Citrini

Che fine ha fatto Liz?

–  Chiara Citrini 

L’indole determina il destino dell’uomo.
[Ήθος άνθρώπω δαίμων].
Eraclito, Frammenti, VI-V sec. a.e.c.

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo 
Pagine:  271


Giudizio Sintetico


Nella tranquilla cittadina di Holladay, nello Utah, vive la famiglia Cooper, composta da Liam, il capofamiglia, la moglie Liz e la figlia Amelia. La loro vita agiata e dall’apparenza perfetta è in realtà segnata da una terribile tragedia: la perdita della secondogenita Estelle, avvenuta tre anni prima. Un giorno Liam, rientrando a casa da un viaggio di lavoro, scopre che la moglie è sparita. Molti sono gli scenari che si profilano: rapimento a scopo di estorsione? Allontanamento volontario? Suicidio? Omicidio? Per ragioni diverse, sembrano tutte opzioni plausibili. A condurre le indagini c’è Christopher Warren, enigmatico detective che nasconde un segreto inconfessabile. Qualcuno trama nell’ombra, arrivando a minacciarlo di morte. Più ci si addentra nel caso, più ogni certezza sembra sgretolarsi. In una corsa contro il tempo, tutti si chiedono: che fine ha fatto Liz?

In un’ordinaria cittadina dello Utah una donna scompare misteriosamente.

Il marito, rientrato dopo una notte fuori casa, non trova la moglie e nulla riesce ad indicargli dove possa essere andata.

L’indagine mette in luce l’imperfezione di una famiglia che in passato è stata segnata da una tragedia e che vive il presente tra segreti e frasi non dette.

La scomparsa di Liz rappresenterà l’inizio di un vortice in cui molti personaggi si troveranno vittime di loro stessi ma soprattutto di scelte fatte e, oltre ad essere tutti possibili colpevoli della sparizione della donna, sapranno compiere scelte diverse e discutibili che li porteranno a diversi epiloghi.

Una storia avvolta dal mistero che ci conduce nei contorti meandri della natura umana e dei suoi lati nascosti.

Ma che fine ha fatto Liz?

Chiara Citrini ha scritto un romanzo dove il vero protagonista è la natura umana, sentimenti ed emozioni contrastanti che si annidano dentro di noi e vengono celate dalle maschere che i protagonisti indossano quotidianamente.

La scomparsa di Liz è l’evento scatenante affinché la vera indole dei protagonisti, siano essi uomini d’affari, adolescenti, scrittori o detective, venga fuori.

Il risultato è un misto di dolore, rabbia, vizi, segreti, cattiveria e rimorso che rendono queste pagine amare e ombrose, mettendo quasi in secondo piano un mistero così difficile da risolvere, mistero che giunge all’epilogo scoperchiando un vaso di Pandora che decreterà il destino stesso dei personaggi.

La scrittura dell’autrice appare troppo inframezzata con frasi esageratamente brevi e mai dettagliatamente descrittive.

Manca lo sfondo dettagliato entro cui si svolge la trama, rendendola quasi una rappresentazione teatrale scritta in forma di romanzo che può mettere in difficoltà ma anche incontrare una vasta fetta di lettori che apprezza questo stile stringato e minimalista.

“Che fine ha fatto Liz?” è un romanzo immediato, veloce e coinvolgente che avanza per dettagli capaci di incuriosire e una serie di personaggi che infittiscono la trama.

L‘epilogo giunge inaspettato e senza l’ausilio di intuizioni da parte dell’indagine e questo, secondo me, sminuisce un po’ la figura del detective che è quella più controversa e struggente.

Un romanzo dalle tinte noir che affronta il tema del bene e del male all’interno della natura umana, concentrando l’attenzione su quanto, un elemento destabilizzante, possa da subito cambiare noi e chi ci circonda, mettendo in luce la nostra vera natura.


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