Recensione Capire col corpo in 101 aneddoti di vita quotidiana di Andrea Ambrogio

Capire col corpo in 101 aneddoti di vita quotidiana

– Andrea Ambrogio –

Formato: Copertina flessibile

Genere: Saggio

Pagine:  280


Giudizio Sintetico



Per l’autore di questo libro, un ex bocconiano che lavora nella finanza, il territorio più esotico che mai avrebbe pensato di visitare non si trova né in Africa, né in Asia, né in Sudamerica. Si trova dentro di sé. Cercando di risolvere un fastidioso dolore alla spalla, si ritrova quasi per caso in una inaspettata odissea di conoscenza esperienziale del proprio corpo da cui non riesce più a uscire. Ma soprattutto non ne vuole uscire. Perché radicarsi sempre più nel corpo non lo porta solo a una più profonda e inaspettata comprensione della relazione con la famiglia, gli amici, il lavoro e lo sport, quanto soprattutto a riscoprire tutti questi aspetti della sua vita con un piacere sempre più profondo. «Un libro che esemplifica con leggerezza e profondità il ruolo del corpo nella scoperta di sé.» (dalla prefazione di Jader Tolja)

Quanto ci portiamo dentro di noi da ciò che abbiamo visto nel mondo e da chi abbiamo conosciuto, e dalle numerose esperienze che ognuno di noi ha fatto nella vita?

C’è, però, un ambito di conoscenza (e non è un gioco di parole) a noi sconosciuto, quello che riguarda noi stessi.

In questo libro Andrea Ambrogio, attraverso 101 brevi racconti basati su episodi quotidiani, ci introduce alla conoscenza del noi e del nostro corpo. 

Il fine della raccolta a cui appartiene questo libro, non è quello  di dettare esercizi da seguire alla lettera per migliorare noi stessi ma, fornirci esperienze dirette da cui trarre spunto di riflessione su ciò di cui abbiamo bisogno, magari evidenziando dettagli o leggendo tra le righe, per mettere in pratica piccoli gesti quotidiani che rivedano il nostro modo di concepire la quotidianità.

“Capire col corpo”, che fa parte di una collana pubblicata da Tea,  attraverso cinque sezioni (stupore, esaltazione, comprensione, resa e respiro) ci avvicina alla propriocezione, quella capacità di riconoscere gli spazi senza l’uso della vista ma unicamente con le capacità che il nostro fisico ha a disposizione.

Partendo da questo assunto, è facile comprendere come dalle esperienze dell’autore nel quotidiano tra famiglia, corsi, lavoro e viaggi, siano tanti gli elementi utili per capire come gesti ormai consueti possano cambiare e acquisire significati diversi a seconda dell’importanza e del valore che gli affidiamo.

Un “non manuale”, scritto in modo fluido ed essenziale, rende alla portata di tutti i temi del conoscersi e le dinamiche esperienziali della propria vita e delle relazioni con tutto ciò che ci circonda.


Andrea Ambrogio è nato e cresciuto a Beinette, in provincia di Cuneo. Terminata la scuola dell’obbligo si è trasferito a Milano per iscriversi alla Bocconi. Laureatosi con buon esito, ha trovato lavoro nella finanza, si è sposato e ha avuto due figli. A quel punto ha colto l’occasione di alcuni seminari di tipo corporeo per poter dedicare qualche fine settimana a capire meglio se stesso. Questo libro raccoglie le sue riflessioni sugli effetti che hanno avuto su di lui queste esperienze.

Trovate maggiori info su libro e autore su Capirecolcorpo.it

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