Recensione La via della luce di Emiliano Forino Procacci

La via della luce

– Emiliano Forino Procacci–

Formato: Copertina flessibile

Genere: Avventura

Pagine:  300


Giudizio Sintetico


In un mondo senza emozioni William Pattern andrà alla ricerca di antichi miti sepolti tra le pieghe del tempo e della storia. Frasi latine ed enigmi celano da secoli una profonda verità che se rivelata potrebbe cambiare il mondo, per questo William partirà per un’avventura senza precedenti con lo scopo di ristabilire l’ordine mondiale.
Misteriosi monumenti fanno da sfondo a una trama mozzafiato piena di colpi di scena e significati nascosti. Simboli, iscrizioni, figure geometriche, atti eroici, accompagneranno il lettore in un vero e proprio viaggio verso la via della luce.
Il mondo senza emozioni descritto nel romanzo rappresenta una metafora di quello attuale nel quale molte persone interagiscono tramite i social media, ma dove a volte le emozioni stentano a manifestarsi. Da qui l’esigenza di scrivere un romanzo che rappresenti anche uno strumento per diffondere una maggiore consapevolezza verso temi attuali come quello del rispetto delle donne.

Si chiude con “La via della luce” la trilogia del Mondo senza Emozioni, un viaggio avventuroso, variegato e completo all’interno di un mondo dove la multinazionale MC vuole continuare a private l’umanità delle emozioni  e, nel contempo, ingrandire e complicare il piano contro chi si oppone a tale ingiustizia.


La squadra di William Pattern, che abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare nei precedenti due volumi, crede di essere finalmente libera di riprendere la tranquillità della vita quotidiana quando un’eredità del padre lo catapulta in una nuova avventura tra miti sepolti, enigmi da risolvere e indizi da decifrare.

Anche in questo capitolo l’Italia è parte integrante del romanzo con luoghi così bene conosciuti e che tanto si prestano a modellare una trama avventurosa e ricca di rompicapi.

“La via della luce”, oltre a William Pattern, vede in prima linea il figlio del protagonista, la moglie e altri personaggi che entrano ed escono di scena modellando la trama di ricchi colpi di scena.

L’impronta che Emiliano Forino Procacci da a questo nuovo e ultimo romanzo della trilogia è decisamente più storico e avventuroso, lasciando però una piccola parte di incidenza fantastica.

Grande ruolo hanno le donne, la loro Storia e le ingiustizie subite nel corso di essa, tanto da leggere tra le righe un monito a continuare a migliorare una differenza di genere che purtroppo è ancora troppo ampia.
Città, monumenti e significati nascosti rendono questo romanzo una mappa adrenalinica da seguire, una storia avventurosa che gode di dettagli studiati nei minimi dettagli per impreziosire autenticamente la “caccia al tesoro” che il protagonista compie!

Se all’inizio la trama appare leggermente claudicante, entrati nel vivo si viene totalmente rapiti dalla bellezza di una città che riesce, dopo secoli, a nascondere segreti e prestarsi a trame ricche di enigmi e codici da decifrare.

Una trilogia avventurosa, ben delineata, dove le emozioni vengono raccontate in modo originale e senza tecnicismi ma utilizzando avventure e contesti originali.
Non serve aver letto anche i precedenti volumi, la bellezza di questa serie è riposta anche nell’unicità di ogni romanzo che può essere gustato senza aver letto i predecessori.


Per il lancio del libro è stata creata da un’artigiano la pigna raffigurata sulla copertina ed è stato anche realizzato un video promo presente su youtube, FB e Instagram con scene cinematografiche.


Emiliano Forino Procacci, psicoterapeuta e scrittore. Ha ottenuto due lauree magistrali, si è formato in California e presso la City University London (Inghilterra). Esperto di micro espressioni facciali è autore della trilogia “Il mondo senza emozioni”

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