Recensione La stanza dei serpenti di Alberto Verzè

La stanza dei serpenti

– Alberto Verzè–

Formato: Copertina flessibile

Genere: Thriller

Pagine:  235

Editore: Viola Editrice


Giudizio Sintetico


A Long Seat Lake ogni cinque anni una ragazza scompare senza mai fare ritorno. Alan Pyrst è stato segnato da un evento indelebile: anche sua sorella Nathalie è sparita nell’anno 2000. Quindici anni dopo, Alan e i suoi amici si ritrovano coinvolti direttamente in questo enigma in seguito alla scoperta fortuita di un cadavere ignoto lungo il sentiero per la “Secret Beach”, la spiaggetta in cui il gruppo è solito incontrarsi. La terrificante vicenda li spinge a cercare di ottenere maggiori informazioni, scavando nel passato e nel presente della cittadina adagiata sulle rive del lago. Tuttavia, gli indizi raccolti sembrano condurli a uno strano simbolo. Un simbolo plasmato dalla morte stessa… ma il peggio dovrà ancora arrivare…

Long Seat Lake è uno di quei luoghi all’apparenza tranquilli dove natura e uomini si fondono in una quotidianità tranquilla e ristretta.

Potrebbe sembrare il luogo perfetto con il lago e la piccola comunità se non fosse che ogni cinque anni, a partire dal 1990, una ragazza scompare nel nulla lasciando le ricerche in un silenzio incolmabile che prosegue nel tempo senza sosta.


Alan Pryst, ragazzo semplice e circondato da pochi ma fidatissimi amici convive da sempre con la scomparsa della sorella avvenuta nel 2000 e che, proprio come le altre ragazze, non ha mai fatto ritorno.

Tra feste, ritrovi e nuovi amori, il ragazzo e i suoi amici si trovano di fronte alla scoperta di un cadavere che li porterà a voler colmare le mancanze di quelle forze dell’ordine che non hanno mai saputo dare risposte agli enigmi che incombono sulle scomparse divenute ormai numerose.

Proprio una recente scomparsa e visioni oniriche che sembrano spingere il ragazzo ad indagare, porteranno Alan e i suoi amici a scomparire simboli e indizi che apriranno un inquietante e ombroso sipario dietro il quale si nascondono terrificanti verità.


“La stanza dei serpenti” è un thriller dalle importanti ombre oniriche, un romanzo che si snoda attraverso una marcata quotidianità giovanile che si scontra con i misteri per troppo tempo rimasti irrisolti.

Le pagine si susseguono raccontando una vita ordinaria condizionata da sogni ed enigmi che prepotentemente chiedono di essere risolti seguendo strade passate e unendo indizi sempre più marcati.

Sebbene lo snodo della vicenda avvenga dopo la metà del romanzo concentrando la suspance in poche pagine, il ritmo delle vicende dei ragazzi protagonisti riesce a coinvolgere e intrattenere, anche se maggior adrenalina nella prima parte avrebbe accresciuto l’attesa e il desiderio di venire a capo della vicenda.

La scrittura e l’alternarsi dei dialoghi sottolinea un rapporto di amicizia autentico che si rivelerà indispensabile per giungere alla soluzione del caso.

Alberto Verzè, che qui troviamo al suo esordio, riesce a coinvolgere il lettore con questa opera che, sebbene appaia a tratti ancora acerba, rappresenta un ottimo punto di partenza per romanzi futuri che fanno parte di un genere che da sempre affascina con sfumature ombrose e un’atmosfera davvero inquietante.


Alberto Verzè nasce a Verona il 16 marzo 1991. Da sempre appassionato di libri, è un accanito lettore con la predilezione per i romanzi Thriller e Horror. La sua fantasia è stata influenzata da autori come Stephen King, Glenn Cooper e l’intramontabile Bram Stoker.
“La stanza dei serpenti” è la sua prima opera pubblicata.

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