Recensione Dalla polvere all’alba. I fratelli Kymisti di Emanuele Gualberto

Dalla polvere all’alba. I fratelli Kymisti

– Emanuele Gualberto–

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo fantasy

Pagine:  305

Editore: Albatros


Giudizio Sintetico


La vita di Rick Alden, del fratello Liam e del padre Johna scorre pacifica nella foresta di Brightfall, lontano dai villaggi del regno. Dei lavori più pesanti si occupa il forzuto Rick, mentre Liam è più avvezzo a esercitare l’intelletto e contemplare sognante la natura. I due sono molto legati nonostante non siano fratelli di sangue: Liam è rimasto orfano durante l’incendio al mercato di Silverstone, città in cui risiede il Re; sua madre era la sorella di Johna, che decise così di prendersene cura. Un giorno, la routine in quell’enorme ‘giardino privato’ viene scossa da una minaccia: i due fratelli si imbattono in un Urigh, un mostruoso lupo antropomorfo che si avventa su Liam. Disperato, Rick afferra un pezzo di legno pur desiderando di impugnare una spada e questa appare miracolosamente, gli consente di uccidere la bestia e salvare il fratello. Ancora increduli, i ragazzi raccontano l’episodio a Johna, che solo allora rivela una sconvolgente verità: i membri della loro famiglia sono Kymisti, persone con poteri speciali che riescono a mutare i legami della materia superando le leggi fisiche. Vivono isolati per evitare che la loro dote venga riconosciuta: il Re odia i Kymisti perché uno di loro gli ha ucciso una figlia. È giunto il momento di condurre Rick e Liam nell’Albero, la scuola segreta in cui verranno addestrati all’uso dei loro talenti, un’esperienza che li segnerà con nuovi incontri, prove difficili e misteri da svelare.

È impossibile ormai, quando si leggere un romanzo fantasy, non fare paragoni con storie che conosciamo e con i dettagli che le rendono uniche.

Accade però che i dettagli di una storia nuova, e tutto ciò che la compongono, possano diventare elementi unici di un romanzo vincente dove fantasy e natura di uniscono in un connubio perfetto.


La storia è quella di due fratelli cresciuti lontani dai villaggi del regno, a stretto contatto con la natura per scelta della famiglia.

La verità però è molto diversa: Liam e Rick fanno parte dei Kymisti, persone con poteri speciali che mutano la materia superando qualsiasi legge fisica.L’incontro con una creatura spaventosa e l’incapacità di difendersi, unita alla grande novità da accettare, rende necessario ai due ragazzi un serrato allenamento.

Ecco perché il padre li conduce all’Albero, una scuola segreta in cui verranno addestrati, dove potranno scoprire le loro capacità ma, soprattutto, venire a contatto con ragazzi come loro e creare nuovi e forti legami.


Emanuele Gualberto ha creato una storia davvero unica e fantasiosa dove l’eleganza del contesto entro cui si svolge e i dettagli che popolano la storia dei Kymisti rendono l’intera trama coinvolgente e completa.

La vita all’Albero è piena di emozioni e nozioni, scoperte e attriti tipici dell’età giovanile che si colmano con un pizzico di tensione giunti alla fine del libro.

Superata qualche imperfezione lessicale, devo dire che “Dalla polvere all’alba” è un romanzo che mi ha totalmente convinta, coinvolta ed entusiasmata, ricca di dettagli attenti che rendono l’intera vicenda credibile e fantasiosa.

Un romanzo costruito in modo attento e con cura quasi maniacale, due elementi Grazie ai quali l’autore riesce nell’intento di donare al lettore una storia unica e complessa.


Emanuele Gualberto nasce il 23 agosto 1990, cresce in provincia di Milano in un contesto quasi da fiaba: una tipica baita di montagna dalle tapparelle rosse, allietata dai gerani e con decine di animali nei dintorni, tra cui gli amati gatti.

Studia lingue e si laurea in Comunicazione Interculturale all’Università di Milano Bicocca e matura una lunga esperienza nell’ambito della comunicazione lavorando presso un’agenzia immobiliare di lusso.

Da vero sognatore, cammina sempre col naso all’insù e trova meraviglia in ogni tramonto, ogni fascio di luce che taglia le nuvole, ogni battito d’ali di corvi lontani, scambiati romanticamente per falchetti.

Con questa filosofia, si è immerso nel fantastico mondo narrato nel suo libro. Quando non scrive, si interessa di tecnologia e progetta gite fuori porta.

Ama la montagna e le fughe nella natura, la sua più grande musa, panacea contro ogni male, dove la vetta è la meta suprema da raggiungere per sanare l’animo.

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