Recensione Regina Rossa di Juan Gómez-Jurado

Regina Rossa

– Juan Gòmez-Jurado –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  430

Editore: Fazi Editore


Giudizio Sintetico

Antonia Scott è speciale. Molto speciale. Non è una poliziotta né una criminologa. Non ha mai impugnato un’arma né portato un distintivo. Eppure ha risolto dozzine di casi. Ma è da tempo che non esce dalla sua soffitta a Lavapiés. Dotata di un’intelligenza straordinaria, è stanca di vivere: ciò che ha perso contava molto più di ciò che l’aspetta là fuori. Jon Gutiérrez, quarantatré anni, omosessuale, ispettore di polizia a Bilbao, è nei guai: su Internet circola un video in cui, nell’intento di aiutare una giovane prostituta, introduce nell’auto del suo protettore una dose di eroina sufficiente a mandarlo dritto in prigione. A farli conoscere è Mentor, la misteriosa figura a capo dell’unità spagnola di Regina Rossa: un programma segreto volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa. Così, loro malgrado, Antonia e Jon si trovano a collaborare a un caso spinoso: il cadavere di Álvaro Trueba, il figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa, è stato ritrovato in una villa immacolata con un calice pieno di sangue in mano. La stessa notte, anche Carla Ortiz, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del mondo, è scomparsa. Entrambe le famiglie hanno ricevuto una telefonata da un uomo che dice di chiamarsi Ezequiel, ma non vogliono rivelare i dettagli della conversazione avuta con lui: evidentemente, ci sono dei segreti così grandi da non poter essere sacrificati nemmeno in nome di un figlio. Chi è Ezequiel? Si tratta di uno psicopatico o dietro c’è qualcosa di più? Per Antonia e Jon scatta così una disperata corsa contro il tempo, tra false piste, pestate di piedi e trappole mortali, attraverso i meandri più oscuri di Madrid.


Regina Rossa poteva essere un gran fallimento, il livello di difficolta che l’autore si è imposto era decisamente alto, invece questo primo romanzo rappresenta la porta d’ingresso per pagine minuziosamente create attorno a personaggi vincenti e ad una vicenda che parla di colpe, potere e che non risparmia sulle sorprese finali.

Antonia Scott è la protagonista di cui avevamo bisogno, una mente sopraffina, geniale e complicata che inizia un cammino di rinascita, una missione che è prima di tutto personale e che riesce a rimanere a galla grazie al secondo protagonista, Jon, calpestato dai suoi principi e dalla sua indole buona che, al giorno d’oggi, può rappresentare il terreno scivoloso che conduce all’abisso lavorativo.

Il pericolo che poteva nascondersi dietro l’angolo era rappresentato dal disequilibrio che era facile creare tra i personaggi e la trama.

Invece l’autore riesce a far coesistere le due cose inserendo adrenalina e imprevedibilità dove i “cattivi” scopriamo poi non essere l’apice della vicenda ma solo un punto di partenza per ciò che verrà.

Un inizio narrato con eleganza e originalità, attimi ricchi di riflessione, adrenalina e colpi di scena, tenuti insieme da due protagonisti che, come non mi capitava da tempo, so che mi mancheranno. 

Regina Rossa è il primo volume di una trilogia che sta spopolando in Spagna, un romanzo che prende il ritmo in modo cadenzato ma che non perde attimi in prove mentale noiose e boriose.

Un equilibrio di alto livello di cui avevamo bisogno.


Juan Gómez-Jurado


Nato a Madrid nel 1977, è un giornalista e un romanziere tradotto in quaranta lingue. La trilogia composta da Regina RossaLupa Nera e Re Bianco ha avuto un successo clamoroso – ha ormai superato i due milioni di copie vendute – e l’ha consacrato come l’autore di thriller spagnolo più venduto di sempre, nonché come uno dei massimi esponenti del genere a livello internazionale. Fazi Editore ha pubblicato Regina Rossa nel 2021.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *