Recensione L’Alalder. L’angelo della Morte di Stefano Fabbri

L’Alalder. L’angelo della Morte

– Stefano Fabbri –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  457

Editore: Albatros


Giudizio Sintetico

Christian conduce una vita ordinaria come tanti giovani della sua età. Una ragazza di cui è innamorato, un bel gruppo di amici, una forte passione per i viaggi. Quest’ultima lo porta ad intraprendere un viaggio. Il viaggio procede alla grande finché un giorno a Christian non capita qualcosa che ha dell’incredibile. Di lì a poco scoprirà che non tutti i racconti di fantasia sono solo delle leggende. Capacità extrasensoriali e sensi amplificati sono solo l’inizio. La sua vita verrà catapultata in una realtà al di là delle sue fantasie, costringendolo ad azioni e scelte difficili, tra inganni e sacrifici. Riuscirà Christian ad affrontare un destino apparentemente già scritto o diventerà colui che porterà la fine del mondo?

In ogni leggenda c’è un fondo di verità: questa è una frase che spesso riecheggia tra le pagine di “L’Alalder.

L’angelo della morte” romanzo di Stefano Fabbri che rivede corregge credenze e scritture assodate in chiave fantastica e originale.
Christian, il protagonista di questa storia, è un giovane di quasi trent’anni che vive la vita tra il lavoro, la compagna e l’amore per i viaggi.

Convive quotidianamente con il forte dolore causato dalla perdita della fidanzata Emily in un incidente, dolore che si ripresenta quasi ogni notte attraverso incubi ricorrenti.

L’amore per la natura lo porta spesso a fare dei viaggi e, all’inizio di questo romanzo, Christian è in procinto di partire per la Norvegia. 

Quello che il ragazzo non si aspetta da questo viaggio è una verità che gli si palesa grazie a un incontro con una donna, in realtà un demone, che porterà alla luce la verità è il fondamento reale di creature, leggende e fatti che devono compiersi.

Prendendo velocemente coscienza di queste nuove verità, Christian dovrà convivere con il peso di ciò che in realtà è, della missione che gli viene affidata e degli incontri con le creature che troverà sul suo cammino, incontri che lo metteranno di fronte a scelte inaspettate, a battaglie da compiere e al peso di scelte che si potranno ripercuotere su tutta l’umanità.


Il romanzo di Stefano Fabbri prende in prestito credenze, creature e leggende a noi molto conosciute creando una storia complessa e originale, imprevedibile in ogni sua sfumatura.

La velocità degli accadimenti e delle verità che il protagonista deve accettare, forse sono un po’ forzate soprattutto all’inizio, ma l’evoluzione della trama, dei passaggi, delle scelte, delle battaglie e delle sfide che il ragazzo dovrà affrontare sono vere, ben scritte e ben pensate, in grado di coinvolgere il lettore in ogni passaggio di questa complicata storia.

L’imprevedibilità delle scelte del protagonista è forse il fattore maggiormente vincente tra queste pagine, ricco susseguirsi di incontri che cambiano il percorso mai lineare di una storia davvero imprevedibile.


L’autore riesce a stupire con la trama arricchendo pagina dopo pagina struttura del testo e personaggi principali, donando una narrazione veloce e coinvolgente attraverso una scrittura essenziale ma ricca di descrizioni e dettagli.
Un buon romanzo per gli amanti del genere che amano tuffarsi in storie ricche di leggenda ma dai grandi e imprevedibili scenari.


Nato a Rimini nel 1988, Stefano Fabbri, fin da piccolo si dimostra una persona molto introversa e, mischiata ad una grande passione videoludica, sviluppa una sfrenata fantasia e creatività.

Dopo il diploma intraprende una carriera imprenditoriale, ma nel tempo libero inizia a comporre i primi testi, maturando così il sogno di diventare uno scrittore.

Col tempo, grazie ai viaggi giusti immersi nella tranquillità della natura, trova l’ispirazione e decide di dedicarsi e impegnarsi alla conquista del suo sogno. Da sempre i racconti sono per lui un modo per evadere, per rilassarsi e per vivere magnifiche avventure.

Poter dar vita alle sue storie è per lui la più bella delle avventure.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *