Recensione Le isole dei sogni impossibili di Riccardo Bottazzo

Le isole dei sogni impossibili

–Riccardo Bottazzo –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  220

Editore: Edizioni il frangente


Giudizio Sintetico

L’isola è il luogo in cui tutto è possibile e il mare una muraglia dalle porte sempre spalancate. Nelle isole puoi sognare di diventare pirata o imperatore, realizzare straordinarie società utopistiche, costruire ideali ecosistemi per la salvaguardia del pianeta e persino eleggere un governo che non impone di pagare le tasse. E se l’isola non c’è, qualcuno se l’è costruita da solo, come l’ingegner Giorgio Rosa, che negli anni ’60 al largo di Rimini ha innalzato l’isola delle Rose; o Leicester Hemingway, che sognava di dare una libera patria ai pescatori giamaicani con la Repubblica di Nuova Atlantide.

Tante sono le storie che si intrecciano in questo libro. Storie di regni fondati sui diritti di minoranze discriminate, o di minuscole isole che hanno dichiarato guerra agli stati nazionali confinanti. Storie di uomini che, dai mari del Sud al Mediterraneo, dai Caraibi ai mari artici, hanno seguito sogni impossibili come la ricerca dell’immortalità, o il tentativo di instaurare una monarchia assoluta riservata ai poeti e agli scrittori, o persino la costruzione di server sicuri per gli hacker di tutto il mondo.

Per i poeti, per i folli, per i sognatori, ogni isola è l’Isola non trovata, l’Isola che non c’è. E proprio per questo continuano a cercarla sino al naufragio.

Avviso ai lettori: quelle scritte da Riccardo Bottazzo sono pagine ad alto contenuto di libertà che potrebbero contribuire a dar vita a sogni importanti!

Da sempre l’isola rappresenta un luogo speciale per l’uomo, terre (e non solo) circondate dal mare in cui l’isolamento diventa la condizione necessaria per alimentare e difendere sogni e desideri che non sarebbe possibile veder nascere in altri posti.

Sono trenta le storie che compongono “Le isole dei sogni impossibili”, racconti, appunto, di sogni e di utopie a cui alcuni uomini hanno tentato di dare concretezza provando a realizzare in mezzo al mare ciò che non sarebbe stato possibile dar vita sulla terraferma. Non c’è altro luogo che meglio di un’isola possa custodire il desiderio folle (?) di chi persegue la volontà di dar vita a nuovi Stati (anche un po’ bizzarri) provando a realizzare l’impossibile, creando nuove monarchie, luoghi di protezione e prosperità per scrittori o spazi di di tutela per i diritti negati ad alcune minoranze. E non sono neanche mancate le intenzioni bellicose nei confronti degli Stati confinanti!

Sono pagine che ci fanno viaggiare con il cuore e con la mente quelle di questo libro che ci porta letteralmente alla scoperta, oltre che dei tentativi di concretizzare un sogno, anche di luoghi più o meno remoti sparsi in ogni dove, un’occasione straordinaria per fare letteralmente il giro del mondo stando comodamente seduti sul divano. E non mancano neanche le storie di “casa nostra” con il racconto dell’Isola delle Rose, una costruzione artificiale eretta poco fuori le acque territoriali italiane, al largo di Rimini, negli anni ‘60. Spesso le isole sono protagoniste dei nostri sogni e molte volte crediamo che alcuni luoghi non possano esistere perché le idee e i desideri ad esse legati ci risultano irrealizzabili.

Ecco, queste pagine servono ad aprirci gli occhi facendoci conoscere chi non si è arreso e i sogni ha provato a realizzarli con molta concretezza e, anche se con altrettanta concretezza si sono infranti, sono stati consegnati per sempre all’immortalità.


Riccardo Bottazzo

Nato a Venezia, dove si ostina a risiedere, è giornalista professionista. La sua formazione scientifica lo ha portato a occuparsi di tematiche ambientali e a viaggiare in tutto il mondo per raccontare su quotidiani italiani e stranieri le battaglie, per lo più sconosciute, in difesa della propria terra da parte di popoli come i Waorani dell’Amazzonia equadoregna, gli Himba della Namibia e i Mapuche della Patagonia. Ha scritto reportage dalle zone di guerra, dall’Iraq, dalla Palestina, dalla valle della Bekaa, tra il Libano e la Siria. È stato osservatore ONU nelle prime elezioni libere dopo la guerra civile a El Salvador.

Viaggiare per lui è uscire di casa e raccogliere storie, anche quelle che non tutti vogliono raccontare e che tanti preferiscono non ascoltare.

Ma la sua grande passione rimane il mare e per vederlo sorridere basta infilarlo in una barca o portarlo su un’isola. È velista e istruttore subacqueo federale e ha svolto diverse ricerche archeologiche nella laguna.

Quando ha tempo va a caccia di fantasmi nelle case stregate con gli scettici amici del CICAP. Non ne ha ancora trovato uno, ma continua a sperarci. 


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