Recensione Ossessioni di Simone Senes

Ossessioni

– Simone Senes –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 547

Editore: Rossini Editore

Giudizio Sintetico

Cosa può spingere una giovane ragazza a commettere un feroce omicidio? Bisogno di controllo? Assenza di empatia? Un’infanzia orribile? Un viaggio senza ritorno nella psiche di Sarah, sprofondata negli abissi di un mondo cinico e senza valori morali. Sarah non ha nessuna intenzione di finire in carcere. E per la libertà è disposta a fare qualsiasi cosa. Un piano diabolico che scatena un gioco eccitante e senza scrupoli, dove il confine tra ragione e follia si dissolve mostrando fino a dove può spingersi l’animo umano. Benvenuti nel torbido mondo delle ossessioni.

Da cosa nasce un’ossessione? Perché la tendenza ad autosabotarsi può trasformarsi in sospetto? Quali meccanismi scaturiscono nella mente per distorcere situazioni trasformando un fatto innocuo in un tradimento? 


Per rispondere a tutte queste domande e ad altre che si accalcano nella mente di chi si trova a sfogliare il romanzo di Simone Senes, bisogna entrare nella vita di Sarah, giovane donna alle prese con una relazione costellata da un tradimento, una ragazza dal passato intriso di significati che fatica, nel presente, a gestire una relazione applicando a ognuno dei rapporti della sua vita controllo e sospetto, giungendo a spiare, sabotare, mentire e… perfino uccidere.


Un piano isterico ma determinato che porterà la protagonista in un vortice di avvenimenti che diventeranno presto incontrollabili fino a un tragico e inaspettato epilogo.


Non solo il sospetto che possa ricapitare ma anche l’esigenza di sentirsi importante per gli altri, la mancanza di autostima, l’incapacità di gestire le emozioni, la mancanza di empatia, sono tutti elementi che caratterizzano il flusso di questo racconto complesso ed esteso che conduce il lettore nella mente di una donna che alimenta la sua ossessione dando vita a una voragine sempre più vasta, e dalla quale non riesce a emergere.


Lo stile dell’autore permette di aprire il romanzo quasi accostandosi a un diario intimo della protagonista che riporta fatti, dialoghi, ricordi e lettere di tutte le persone che ruotano attorno a lei, ai loro comportamenti e alla reazione che Sarah ha per ognuno di essi, ma anche a quei confronti con il dottor Amato che dovrebbero aiutarla ma che, invece, soccombono di fronte alla mancanza di lucidità di una donna ossessionata.


È una storia disturba quella che si trova in queste pagine, intensa e completa ma forse un po’ prolissa e alla quale avrebbe giovato un po’ di tensione per incollare letteralmente il lettore alle pagine.

Ho invece molto apprezzato il tratto psicologico lucido, attento e completo che permette di dividere con metodo l’analisi della trama tra la coscienza di Sarah e gli strumenti che il dottore le porge e di cui lei non coglie l’importanza, strumenti, questi, utili anche a chi leggere per approfondire comportamenti che fanno parte della quotidianità e che, letto questo libro quasi spaventano.


Sono pagine di vendetta e possessione, di egoismo ma anche di frustrazione, di fantasie negative che manipolano la realtà portando la mente della protagonista all’estremo, sul bordo di un precipizio da cui poi è impossibile emergente.


Un romanzo pungente e complesso che colpisce e stupisce, in grado di evidenziare la sottile linea che intercorre tra la razionalità e l’irrazionalità, nostro malgrado così labile da essere facilmente varcata se non si agisce in modo marcato.

Simone Senes è un giovane ragazzo la cui formazione spazia dalla musica al teatro, passando per il mondo del doppiaggio. Il suo esordio letterario racchiude le molteplici esperienze che definiscono oggi la sua personalità. Scrittura e recitazione hanno per lui un comune denominatore: l’urgenza di esprimersi.

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