Recensione Omicidio al Grand Hotel di Beate Maly

Omicidio al Grand Hotel

– Beate Maly –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 249

Editore: Emons Edizioni

Giudizio Sintetico

“Un omicidio, una stufa che esplode, un trauma cranico e una Ernestine gelosa erano troppe emozioni per un uomo della sua età. Si alzò con cautela e andò al buffet dei dolci. Quale modo migliore di rilassarsi di una fetta di crostata crema e lamponi?”

Austria 1922. La crème dell’alta società viennese si ritrova per un evento di beneficenza nel lussuoso Grand Hotel Panhans am Semmering, nell’incantevole paesaggio alpino. Ma l’atmosfera brillante e sfarzosa si guasta quando uno degli ospiti viene avvelenato. Nel bel mezzo di una tempesta di neve, l’albergo viene completamente tagliato fuori dal mondo esterno. All’insegnante in pensione Ernestine Kirsch e al suo amico farmacista Anton Böck non resta che mettersi a indagare…
Il debutto di una estrosa e un po’ attempata coppia di detective.

Primo volume della serie. 

Un cozy crime piacevole con la quasi sempre vincente atmosfera del Grand Hotel isolato per una bufera di neve!

La protagonista di questa serie è Ernestine, anziana insegnante di latino in pensione che, accompagnata dall’amico farmacista Anton, prende parte (per fortuito caso) a un fine settimana in compagnia dell’alta classe borghese austriaca per una raccolta fondi all’insegna del tango. (Siamo nel primo dopoguerra).

Durante il fine settimana, dove i personaggi si contraddistinguono per antipatie, segreti e arroganza, uno degli ospiti viene ritrovato morto nella sua camera avvelenato. Non è possibile chiamare la polizia, non è possibile andarsene dall’hotel bisogna solo attendere e… per Ernestine indagare con la consapevolezza che, tra gli ospiti dell’albergo, si nasconda un assassino.

Nella mia valutazione gioca sicuramente un ruolo fondamentale l’ambientazione che, dopo alcune delusioni, vede finalmente un Hotel isolato al centro di un giallo davvero piacevole, a tratti ironico, come spesso avviene per i gialli cozy.

Non ci si aspetta mai una trama molto complessa in questo genere di gialli, infatti convivono più elementi come i personaggi, il ballo, le cene e qualche sotterfugio, anche se la risoluzione del caso e lo spazio dedicato ad esso non sono per nulla limitati o banali.

Sebbene avessi compreso la natura e il colpevole, è stato bello scoprire il movente e le dinamiche, cosa che mi ha fatto apprezzare ancor più queste pagine.

Da amante del genere cozy sono convinta che questa serie con protagonisti Anton ed Ernestine abbia molto potenziale, attendo di leggere il secondo volume portato in Italia da Emons Edizioni!

Beate Maly, viennese, ha studiato pedagogia e ha lavorato nell’ambito dell’educazione primaria. Ha pubblicato narrativa per bambini e saggi fino al 2008, anno nel quale è uscito il suo primo romanzo storico, Die Hebamme von Wien. Nel 2016 ha pubblicato il primo dei suoi gialli storici, Omicidio al Grand Hotel, inaugurando la serie ambientata negli anni Venti in Austria, in corso di traduzione presso Emons. Nel 2019 il suo romanzo Mord auf der Donau (Omicidio sul Danubio) è stata insignita del premio Leo-Perutz. Vive a Vienna. 

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