Recensione Asian Girls di Davide Donadio

Asian Girls

– Davide Donadio –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 302

Editore: La Clessidra Editrice

La crisi di mezza età rientra nei cliché dell’esistenza (e della narrativa). Ed è proprio questo ad indispettire il frivolo e disilluso Bimko, professore di liceo alle prese con una vita di ordinaria mediocrità: un amore ormai consumato, la perdita di fiducia in ogni suo antico ideale, l’insoddisfazione per una quotidianità grigia e banale. Cultore di letteratura cinese e giapponese, è affetto da un’insana ossessione erotico-estetica per le donne dell’Asia orientale, un tipo di bellezza alla quale assegna addirittura significati allegorici e spirituali. Decide così di lasciarsi tutto alle spalle, di scivolare in un vitalismo entusiasta e di partire per l’Asia Orientale. Il romanzo è la storia di questo grottesco viaggio, tra Cina, Corea e Giappone, lungo il quale Bimko è vittima di avventure esilaranti e inverosimili nel tentativo improbabile di radunare ragazze disposte a vivere con lui in un convivio di amore collettivo e crearsi così un harem in piena regola.

Una vivace fauna umana affolla il romanzo: tra i vari, la spregiudicata Lǐ Qīng, l’ex cantante di K-pop Suiji dimenticata da tempo dallo show business, il multi-miliardario cinese detto “Lo Sgargiante”, la timida Midori e un gruppo di ex sessantottini stagionati nella Tokyo underground. Non mancano inoltre incursioni nella dimensione onirica e fantastica.

Bimko è un uomo letterato e intelligente che, giunto all’età di quarantatré anni, vive una prematura crisi di mezza età. Dopo essere stato lasciato dalla moglie, nel pieno di un collasso emotivo che vive delle briose analisi di una mente intelligente, l’uomo è colpito da un’epifania personale che lo porta a decidere di acquistare un biglietto aereo per Pechino con l’obiettivo di trovare la “Bellezza” nelle donne orientali, per le quali, fin da giovane, ha avuto una particolare predilezione.

Cina, Corea e Giappone, un viaggio alla ricerca del personale harem e della bellezza metafisica. Una storia bizzarra e surreale dove il Professor Bimko proverà a realizzare il suo eccentrico sogno regalandoci pagine davvero uniche… e inaspettate.

Ci sono tantissimi personaggi, molteplici culture, citazioni raffinate, erotismo, sessualità, ma anche ricercate citazioni letterarie e filosofiche. 

Posso tranquillamente dire di non aver mai letto nulla del genere! Le pagine scritte da Davide Donadio parlano di sessualità ed erotismo con grande intelligenza, inserendo numerosi dettagli eleganti che uniscono alla superficialità la profondità dei contenuti.

Non solo lettura ma anche ironia e spasso che si fondono con le riflessioni e il panorama entro cui la storia si svolge, un’unione di dettagli che parla di vita, di amicizia e di libertà in modo originale, a tratti sopra le righe, ma con grande coinvolgimento!

Mi ha colpita tantissimo l’originalità di questo romanzo e dell’unione, che suona quasi come un ossimoro, delle parti istintivamente passionali e della filosofia che, soprattutto nell’ultima parte assume sempre più importanza allargandosi a macchia d’olio tra le pagine finali passando inaspettatamente dal tratteggio comico a quello commovente.

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