Recensione Due volte nella vita di Ivana Mazza

Due volte nella vita

– Ivana Mazza –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 226

Editore: Homo Scrivens

LO SAI DAVVERO COSA VUOI? È QUESTA LA VITA CHE AVRESTI DOVUTO E VOLUTO VIVERE? Micol si sveglia in un letto d’ospedale e trova al suo capezzale un uomo che dichiara di essere suo marito. Lo riconosce, è il suo primo vero amore, ma il suo ultimo ricordo di lui risale a quando si sono lasciati venti anni prima. Eppure lei ha memoria di tutto quello che è accaduto prima dell’incidente, solo che non corrisponde alla vita che ha davanti a sé. E lei chi è? Un’insegnante, madre di due figli, o un famoso avvocato specializzato nella tutela dei diritti delle donne? Cosa è successo veramente: dov’è la verità e dove l’inganno? Quante bugie ci sono in questi giorni senza memoria?

Svegliarsi dopo un incidente e non sapere più chi siamo. Anzi, svegliarsi dopo un incidente e avere una vita diversa da ciò che ricordiamo. 


Questo è quello che succede a Micol, donna attivista, avvocato, con una relazione abbastanza traballante e senza figli… In realtà però al suo capezzale trova Giulio, il suo primo amore, lasciato vent’anni prima, che le dice di essere il marito e padre dei suoi due figli.


Com’è possibile? Perché Micol sembra aver dimenticato gli ultimi venti anni della sua vita tanto da aver costruito una memoria diversa dalla realtà? Ma è questa la realtà o quella che ricorda?


In queste pagine Ivana Mazza ricostruisce la storia personale di Micol tra passato e presente, tra ricordi e amnesie, ricostruendo non solo tasselli di un puzzle mnemonico ma anche e soprattutto rapporti umani, tra marito e moglie, madre e figli e tanto altro. Sì, perché la trama di “Due volte nella vita” è davvero imprevedibile e tutto cambia riordinandosi solamente nella seconda parte e, più avanti, nell’ultima pagina.

Un romanzo che gioca sulle “sliding doors” creando una trama fitta, imprevedibile e commovente.


È impossibile non chiedersi come avremmo reagito emotivamente in una situazione come quella di Micol ad inizio romanzo, donna che non si riconosce nella realtà che trova al suo risveglio. Una madre, lei che non credeva di volere figli, moglie, lei che ha sempre desiderato battersi per i diritti delle donne indipendenti. Come si fa a ricostruire un castello di carte che sentiamo non aver desiderato? E, soprattutto, cosa succederebbe se tutto ciò venisse messo in discussione una seconda volta?


Il “gioco” narrativo di “Due volte nella vita” è drammatico, commovente ma, soprattutto, emozionante. Oltre alla forte empatia che si crea con la protagonista, questo romanzo è un concentrato di storie umane che si fondono in un abbraccio denso di significati. C’è spazio per l’amore, in molteplici forme, per la lotta alla violenza sulle donne, c’è riflessione introspettiva, rinascita e quella bellezza struggente dello spendersi per gli altri ricostruendo anche se stessi.

È un romanzo questo che si divide in due parti nette, legate ma distinte, utili entrambe a costruire e cucire il destino di Micol, un destino segnato nella prima parte dal dolore e nella seconda dalla rinascita.


Un romanzo emozionante dove leggendo si provano moltissime sensazioni che non lasciano indifferenti, dove convivono drammaticità e tenerezze, una storia davvero imprevedibile raccontata e scritta in modo impeccabile, un libro che merita di essere conosciuto, sottolineato e, ovviamente, letto!

Ivana Mazza
Avvocato di Napoli, responsabile dell’antiriciclaggio e presidente del consiglio di amministrazione di un’azienda finanziaria, è stata finalista in concorsi per inediti e con questo romanzo ha vinto il Premio Internazionale Ovidio.

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