Recensione Un sogno a cinque cerchi di Maria Cristina Pasqualetto

Un sogno a cinque cerchi

– Maria Cristina Pasqualetto –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 88

Editore: Albatros

Quanto è difficile la costruzione di un sogno?
Quanti ostacoli è necessario affrontare per realizzarlo?
Elisa ha sedici anni e il nuoto è la sua passione da sempre: la piscina, gli allenamenti, le gare, sono tutto il suo mondo. Finché un giorno, prepotente, arriva l’adolescenza, con i suoi sconvolgimenti fisici ed emotivi, a complicare le cose. Elisa comincia a vacillare e con lei la sua passione per il nuoto e i suoi sogni di atleta. Vuole continuare a dividersi tra allenamenti e studio, oppure vuole proseguire la vita come i suoi coetanei? Vuole dei nuovi amici? E quello che sembra essere amore, lo è davvero? Impossibile rispondere a queste domande senza intraprendere un percorso nuovo che la porterà molto lontana, anche da sé stessa. Riuscirà a ritrovare la strada per il suo “sogno a cinque cerchi”, le Olimpiadi, o è definitivamente perduta?

Il legame con lo sport spesso cresce insieme a noi. Quasi tutti sperimentano, volontariamente o meno, l’importanza e la bellezza della passione sportiva in età giovanile che si riversa in pratiche di squadra o singole dei quali, per tutta la vita, conserviamo ricordi e soprattutto importanti insegnamenti.

Sacrificio, regole, determinazione sono solo alcuni degli elementi che bisogna mettere in campo quando lo sport diventa una priorità nella vita.

Ci sono però momenti dove la passione per lo sport impatta con le nuove emozioni legate alla crescita e dove tutto cambia e viene messo in discussione.

“Un sogno a cinque cerchi” è un romanzo scritto quasi come una biografia di una giovane ragazza che, nel racconto della sua giovinezza e del legame speciale con il nuoto, giunge al punto focale e centrale dell’adolescenza dove le priorità cambiano equilibrio e dove la passione per lo sport si trova a dover competere con le esigenze tipiche dell’età.

Destabilizzata dagli eventi e dal carico emotivo legato ai sentimenti nuovi e alle nuove delusioni, la protagonista Elisa si trova presto nel pericoloso gorgo delle dipendenze, delle menzogne e di tutti quei fattori dai quali diventa sempre più difficile uscire se non si trova un appiglio cui aggrapparsi.

In questa storia, e nella storia di Elisa, l’appiglio è proprio la genesi della sua passione, il ritorno al nuoto, la riscoperta della passione mai sopita e di quel legame naturale con l’acqua.

Non avverrà tutto in modo lineare, le sorprese e i colpi di scena saranno imprevedibili e destabilizzanti ma tutto, infine, sarà la chiusura di un cerchio (forse cinque) chiamato destino.

Il romanzo di Maria Cristina Pasqualetto ci porta tra le corsie del nuoto per parlarci di due elementi molto significativi e in cui ognuno può ritrovarsi: il destabilizzante periodo adolescenziale e la determinazione a farcela dopo un grave inciampo.

La storia di Elisa, che in questo romanzo viene divisa in tre parti come un netto stacco tra il “prima”, il “durante” e il “dopo”, può racchiudere in sé molti elementi che ognuno di noi può ritrovare nel proprio percorso di vita.

Tra queste pagine però ci sono anche importanti parole che possono essere utili o di conforto a tutte quelle persone che faticano a trovare lo stimolo per credere in se stessi e nelle proprie possibilità.

Se il nuoto è elemento centrale di questa storia, la determinazione e la forza che la protagonista investe su se stessa e sui propri obiettivi (il Mondiale e le Olimpiadi) sono la parte più emozionante, quella che riesce a trasmettere forza attraverso il racconto, soprattutto dopo gli eventi che riempiono la parte centrale.

Sembra quasi di sentire la musica che accompagna ogni capitolo, parole di un testo musicale che si riflettono nel racconto e accompagnano Elisa nella sua avventura, nel suo sogno.

Ci sono numerose emozioni che nascono leggendo questa storia, alcune contrastanti, altre ricche di trepidazione ma tutte legate alla forza della storia racchiusa in questo romanzo.

Scritto con grande semplicità e capace di far trasparire innumerevoli emozioni da ogni parola, “Un sogno a cinque cerchi” è un romanzo ricco di numerosi elementi che consiglierei a chi vuole confrontarsi con le rivincite personali derivanti da grandi difficoltà e a tutte le persone che vorrebbero leggere una bella storia legata allo sport e alla determinazione per raggiungere i propri obiettivi.

Maria Cristina Pasqualetto: Nata a Dolo, in provincia di Venezia, classe 1978. Medico cardiologo e amante dello sport, e del nuoto in particolare. Pur non avendo avuto una carriera da agonista e avendo scoperto l’amore per l’acqua in età adulta, ha deciso di unire queste due passioni, cardiologia e sport, approfondendole con un Master in Cardiologia dello Sport, conseguito presso il centro di cardiologia dello sport dell’Università di Padova, e diventando socio aggregato della Federazione di Medicina Sportiva Italiana. Oggi è Medico sociale della scuola agonistica Riviera Nuoto di Dolo, nella quale segue con passione le vicende degli atleti nei loro percorsi agonistici e, quando necessario, anche medici. Alle loro storie di vita vissuta si è ispirata per questo libro che parla al cuore.

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