Recensione Sull’orlo dell’abisso di Mario Ferrari

Sull’orlo dell’abisso

– Mario Ferrari –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 320

Editore: YouCanPrint

Roma, Pasqua del 1977. Lei altoatesina, lui romano, sedicenni. Stanno insieme da due anni e sono felici di poter trascorrere insieme quei pochi giorni di vacanza. Ma un destino avverso ha altri piani per loro: durante una serata in un locale vengono drogati e rapiti. Lei violentata, lui costretto ad assistere. I due ragazzi sono distrutti, nulla sembra aiutarli a superare il trauma. Nel frattempo, quello che la stampa ha battezzato lo Stupratore di Pasqua colpisce ancora. E ancora. La polizia brancola nel buio per la totale assenza di tracce e di movente. Gli amici delle due vittime decidono di dargli la caccia per le strade della capitale. Guidati dal brillante e tenace Federico, si cimenteranno in una missione apparentemente impossibile, sfidando un nemico insidioso e intraprendendo un pericoloso viaggio nelle profondità della psiche umana e nell’oscuro e terribile mondo della violenza di genere.

Siamo nel 1977 e le avventure che Federico e i suoi amici hanno affrontato sono sfociate anche in rapporti amorosi intensi e duraturi.

Intorno alla Pasqua di quell’anno Elisabeth subisce violenza, drogata assieme al fidanzato Alberto che è costretto ad assistere all’abominio di questo terribile atto.

Lo stupratore seriale, però, pè a piede libero e una nuova violenza avviene poco tempo dopo. Se le indagini procedono a rilento e la sofferenza degli amici è profonda e palese, Federico e gli altri ragazzi della consolidata compagnia non perdono tempo e partono per Roma con la determinata volontà di scoprire chi si cela dietro il mostro di Pasqua.

I temi presenti nel romanzo “Sull’orlo dell’abisso” sono ancor più delicati di quelli affrontati nei romanzi precedenti della serie. In queste pagine si affronta l’atrocità dello stupro ponendola anche a confronto con i limiti che la legge stabiliva negli anni in cui è ambientato il romanzo dove, per esempio, il delitto d’onore rappresentava una giustificazione per alcuni reati, e dove l’opinione pubblica era portata ad attenuare colpe atroci colpevolizzando quasi più la vittima del carnefice.

La volontà del gruppo di amici di aiutare la loro compagna trovando il colpevole della violenza li porterà a condurre un viaggio emotivo nei meandri della psicologia perversa, del male e dell’omertà, affrontando anche il controsenso di una società ancorata a comportamenti arcaici e discutibili.

Proprio il lato introspettivo ed emotivo è il tratto distintivo di queste pagine che più ho apprezzato insieme alla forza che emerge dall’animo di questi ragazzi che non si arrendono di fronte a nulla e nessuno, uno spirito che emerge da ogni pagina e diventa il filo conduttore delle azioni che compiono per venire a capo di una fitta e ombrosa matassa.

Giunti al finale, che come sempre rappresenta un vero e proprio colpo di scena, il lettore ne esce con un sapore dolceamaro, frutto della consapevolezza che tutto ciò che questo libro narra corrisponde a tantissime realtà che i casi di cronaca hanno portato alla luce negli anni e che ancora oggi sono purtroppo numerosi.

Queste pagine nascono dalla fantasia dell’autore ma anche da una ricerca di testimonianze e fatti realmente accaduti e questo rappresenta un tassello ancor più importante per comprendere la profondità del lato emotivo di queste pagine.

Non mancano ovviamente alcune caratteristiche molto significative e altrettanto importanti che accomunano i romanzi di questa serie: l’amicizia, la bellezza dell’età giovanile e lo spaccato attento del 1977 e della città di Roma entro cui i nostri protagonisti si muovono.

Una serie vincente dove il lato introspettivo coesiste con l’età dei personaggi e con l’azione che, mano a mano che la vicenda e l’indagine prende vita aumenta il livello di coinvolgimento e adrenalina.

Non ci resta che attendere una nuova avventura di Federico e dei suoi amici…

Mario Ferrari (biografia estratta da YouCanPrint)

Mi chiamo Mario Ferrari, sono nato nel 1960 a Modena e vivo poco distante, a Campogalliano. Sono felicemente sposato con Anna e abbiamo due figli – Sebastiano e Camilla – e tre gatti. Per professione sono manager, consulente, formatore. Da qualche anno, per passione, anche scrittore. Sin dall’infanzia, infatti, i libri sono stati per me preziosi compagni di vita: luoghi dove viaggiare con la mente e con il cuore, maestri pazienti e infaticabili, amici fidati. Il mio primo incontro con la pubblicazione di un libro è avvenuto grazie alla Robotica Lego, una passione che ho coltivato nei primi anni 2000. Oggi, però, ciò che fa battere il mio cuore è la scrittura di narrativa. “Il cuore della montagna” è il mio romanzo d’esordio. Non sarà l’ultimo, però  Sul mio blog www.marioferrari.org trovate altre notizie su di me e sui miei romanzi.

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