Recensione Cathie Wald e il cadavere portato dal mare di Margot e Jean Le Moal

Cathie Wald e il cadavere portato dal mare

– Margot e Jean Le Moal –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 265

Editore: Vallardi

Divorziata e dal carattere combattivo, Cathie si è trasferita dall’Alsazia a un pittoresco villaggio bretone per aprire un bistrot con le specialità della sua terra d’origine. Ambientarsi è stato più difficile del previsto, a causa della diffidenza dei locali e di uno spiacevole episodio che ha messo a dura prova la sua anima indomita. Ma quando la situazione sembra finalmente prendere una piega positiva, la scoperta di un cadavere sulla spiaggia riaccende i pettegolezzi e le critiche degli abitanti di Locmaria. Com’è riuscita a comprarsi una delle più belle dimore del paese? E che relazioni ha il suo bistrot con il traffico di droga? Prima del suo arrivo non si erano mai verificati eventi così deplorevoli. Quando la polizia arresta una persona a lei vicina, e Cathie stessa diventa oggetto di minacce, non le resta altra scelta che indagare per provare la sua innocenza. Con l’aiuto di alcuni amici fidati e di Yann, un giornalista del luogo segretamente innamorato di lei, Cathie dovrà affrontare nemici senza scrupoli. Perché niente e nessuno possono piegare un’alsaziana alla testa di una truppa di bretoni.

Ci sono coppie che insieme fanno puzzle o guardano serie tv e poi ci sono i coniugi Le Moal che, uniti da un’idea nata passeggiando, hanno dato vita a una serie brillante del genere Cozy Mistery.

“Cathie Wald e il cadavere portato dal mare” è il secondo capitolo della serie con protagonista la frizzante ristoratrice alsaziana. A Locmaria, paesino immaginario sul mare tra Quimper e Concarneau, Cathie ha aperto un bistrot che propone cucina tipica alsaziana, luogo di origine della donna. Dopo una precedente e pericolosa avventura, Cathie crede di poter finalmente godere delle nuove amicizie, della fiorente clientela che riempie il bistrot e della sua enorme casa sul mare. Ciò che non sa è che il ritrovamento di un cadavere nella caletta sotto la sua casa sarà l’inizio di una nuova e pericolosa avventura con al centro un complesso traffico di stupefacenti.

Aiutata dall’amico Yann, dai figli e dalle amiche, Cathie si batterà in prima linea per sgominare il traffico e assicurare alla giustizia i colpevoli del delitto riuscendo a scagionare un amico accusato ingiustamente.

Spero vivamente esca prima o poi un libro di ricette di Cathie Wald perché qui i misteri competono con i nomi di tante ricette che fanno venire l’acquolina in bocca. Detto questo la serie dei coniugi Le Moal è stupenda; come tutti i cozy crime anche questo ha una trama abbastanza semplice e un ruolo importante è rappresentato dalla vita dei protagonisti che si fonde con i misteri e gli intrighi da risolvere.

In questo secondo volume, oltre allo sfondo stupendo della Bretagna, viviamo più da vicino la cittadina, le malelingue ma soprattutto le amicizie che Cathie ha saputo consolidare nel tempo.

Attenzione però: non mancano i colpi di scena che rendono la trama tutt’altro che prevedibile.

Ovviamente spero esca prestissimo il terzo volume perché il cozy e la serie di Cathie sono entrati di diritto nell’elenco delle mie letture preferite.

Margot Le Moal è lo pseudonimo di Simone Vandroux e insieme al marito Jean – pseudonimo di Olivier Vandroux – sono una coppia di scrittori francesi a quattro mani. Un’accesa discussione lungo una strada per Finistère è stata la scintilla che ha spinto i due autori, lei di origini alsaziane e lui bretoni, a dare vita al personaggio di Cathie Wald, l’eroina alsaziano-bretone in grado di conciliare due volti così antitetici della Francia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *