Recensione Un animale selvaggio di Joël Dicker

Un animale selvaggio

– Joël Dicker –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 448

Editore: La nave di Teseo

Giudizio Sintetico

2 luglio 2022, due ladri rapinano una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che custodiscono cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne. Nemmeno il lettore.

Questa è soprattutto una storia di ossessioni dove sotto la brillante e incantata facciata di una famiglia perfetta si celano un passato e un futuro tutto da ricostruire, come un puzzle con le tessere mischiate da mettere al posto giusto.

Si inizia dai bordi e, seguendo piccoli indizi si completa il quadro d’insieme che è tutto il contrario di tutto, un gioco di contraddizioni e colpi di scena.

Sappiamo che avviene un colpo, la rapina a una gioielleria ma non sappiamo chi e quali avvenimenti conducono i misteriosi individui nella boutique di Ginevra.

Ma torniamo alla famiglia perfetta: Sophie, Arpad e i due figli, abitano in una casa di vetro al centro di una foresta.

Qui, un vicino di casa invidia la loro perfezione, che non è propria della sua famiglia e ha un’interesse particolare proprio per Sophie.

Lei lo rende ossessionato, vittima del suo fascino e della sua bellezza ma, spiandola con mezzi anche illeciti, inizia a vedere sotto la superficie idilliaca, scoprendo segreti che daranno il via all’intera vicenda.

“Un animale selvaggio” è sicuramente un romanzo diverso dallo stile adottato finora da Dicker.

Luoghi concentrati, pochi personaggi e un conto alla rovescia che aumenta il ritmo capitolo dopo capitolo.

Non ci sono vittime né carnefici, c’è solo la vita, quella che supera l’immaginazione attraverso i segreti e il passato che torna a galla ma soprattutto c’è un colpo le cui dinamiche sono tutte da scoprire e assaporare lentamente.

A me è piaciuto molto: la scrittura è sempre magnetica, la storia imprevedibile ma comunque mai sottotono. È sicuramente un Dicker diverso e io ho personalmente apprezzato questa voglia di cambiare uno stile ormai omologato.

Il ritmo è via via sempre più incalzante, la trama è un cerchio perfetto e anche il finale questa volta è adatto alla vicenda.

Per me è totalmente promosso.

Joël Dicker è uno scrittore svizzero, nato a Ginevra nel 1985. La verità sul caso Harry Quebert – il titolo che l’ha fatto scoprire al grande pubblico dei lettori – è il suo secondo romanzo. Il primo, Les derniers jours de nos pères, ha ricevuto il Prix des écrivains genevois nel 2010. La verità sul caso Harry Quebert ha ottenuto il Grand Prix du roman de l’Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des lycéens 2012, ed è tradotto in oltre 25 paesi. Nel 2016 Bompiani pubblica La tigre. Nella top ten internazionale anche La scomparsa di Stephanie Mailer (La Nave di Teseo 2019), L’enigma della camera 622 (La Nave di Teseo 2020) Il caso Alaska Sanders (La Nave di Teseo 2022).
Nel 2024 esce Un animale selvaggio.

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