Recensione Lo sport del diavolo di Paolo Porati

Lo sport del diavolo

– Paolo Porati –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 640

Editore: Laurana Editore

Milano, 2018. Due tennisti cinquantenni si affrontano in un torneo Limitato 4.1 sulla terra rossa di uno dei circoli più prestigiosi della città. Dopo uno scambio molto duro, uno dei due sfidanti si accascia al suolo per non rialzarsi mai più. Quello che sembra un semplice caso di morte accidentale è invece l’inizio di un’avvincente indagine internazionale che ha per involontario protagonista il più improbabile degli investigatori, Maurizio Verri, un Giudice Arbitro incattivito dal tempo e con molti scheletri nell’armadio. La lunga scia di sangue finisce per coinvolgere e strappare al suo dolore anche Valerio Tancredi, un brillante Giudice Arbitro dal passato tormentato. A capo delle indagini, il Vice Questore Aggiunto Mara Santangelo, che con Tancredi si troverà a coordinare una sorprendente squadra operativa di tennisti-investigatori pronti a tutto pur di salvare il tennis da una minaccia che potrebbe comprometterne l’integrità. Tra tradimenti, cieca vendetta, spietati sicari e amori nascenti, Lo Sport del Diavolo evidenzia appassionatamente l’imprevedibilità e l’inevitabilità delle sliding doors della vita, e la loro influenza sulla chimica che lega e separa gli esseri umani. Tra un servizio e l’altro.

Ha un sapore tutto particolare, in questo momento di ascesa tennistica nazionale, leggere un giallo incentrato proprio su questo sport. 

Paolo Porrati, grande conoscitore di questo ambiente sportivo e autore di questo libro, ci porta in un’avvincente noir, dai tratti marcatamente milanesi, in cui la pratica tennistica si mescolo a un’indagine internazionale che prende il via proprio da una morte apparentemente del tutto naturale avvenuta sul campo di un prestigioso torneo meneghino.

È un giallo – noir dalla trama elaborata in cui  non mancano i colpi di scena degni del lavoro di autori già rodati sul genere anche se “Lo sport del diavolo” rappresenta il romanzo di esordio di Porrati che, per alcuni aspetti, pare già essere molto maturo.

Non è necessario essere conoscitori o appassionati di tennis per apprezzare a fondo le vicissitudini dei personaggi coinvolti nelle indagini che si dipanano tra queste pagine, perché “Lo sport del diavolo” avvolge il lettore trascinandolo in una trama che, in alcuni frangenti, pare quasi cinematografica.

Come tutti i gialli dalle tinte noir che si rispettino, la trama tessuta dall’autore restituisce a chi legge una panoramica su alcuni aspetti poco noti di uno sport in cui l’etichetta e lo stile sono un marchio di fabbrica che contribuiscono ad alimentarne il fascino.

La storia prende una piega inaspettata che porta a diventare involontario protagonista delle indagini un Giudice Arbitro dal passato non proprio privo di macchie.

Sport, indagini di polizia, milanesità, e storie sospese tra passato e presente sono gli ingredienti che rendono questo libro, non proprio di poche pagine, un piacevolissimo compagno di viaggio per intense letture.

Paolo Porrati, nato a Milano nel 1966, è un manager del settore assicurativo dalla lunga esperienza in Italia e all’estero. Alla carriera professionale ha sempre affiancato l’impegno in attività molto diverse fra loro, che lo hanno portato tra le altre cose a occuparsi di formazione, volontariato e comicità. Lo Sport del Diavolo, il suo romanzo d’esordio, unisce le ambientazioni del noir con quelle del tennis, di cui è un grande appassionato e conoscitore.

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