Recensione La notte più buia della valle di Andrea Di Antonio

La notte più buia della valle

– Andrea Di Antonio –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 96

Editore: Momenti Editore

“Andrea Di Antonio, nato a Teramo (TE) il 1/1/1992, è uno scienziato dell’atmosfera che si occupa di sviluppare modelli per la dispersione degli inquinanti nell’ambito della qualità dell’aria e cambiamenti climatici. Viene a conoscenza del disastro del Vajont all’età di sette anni grazie ad un documentario visto in televisione. Mosso dalla voglia di saperne di più, chiede ulteriori informazioni ai suoi genitori. Suo padre Piero, che all’epoca dei fatti frequentava la seconda elementare, ricorda bene l’accaduto e promette al figlio che, un giorno, lo avrebbe portato a visitare i luoghi del disastro. Come spesso accade, soprattutto nei bambini, l’interesse di Andrea per l’argomento scema lentamente con il passare del tempo ed in assenza di nuove informazioni, ma la promessa del padre gli rimane impressa. Nel frattempo Andrea cresce e si diploma al Liceo Scientifico Aeronautico “Gabriele D’Annunzio”, dove consegue il brevetto di pilota ULM, prima di laurearsi in Fisica, con specializzazione in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia, presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. A quasi venti anni di distanza, Andrea, che intanto si è trasferito a Cambridge (UK) per conseguire il dottorato di ricerca in Chimica dell’Atmosfera presso l’omonima Università, si imbatte in un altro documentario sul disastro del Vajont e ripensa alla promessa fatta dal padre. Contrariamente a quanto accaduto da bambino, l’interesse aumenta e, spinto dalla crescente curiosità, inizia a guardare un numero sempre maggiore di documentari e leggere altrettanti libri sulla vicenda. La passione per l’argomento lo spinge a contattare superstiti e tecnici che all’epoca dei fatti hanno vissuto il disastro in prima persona, oltre che geologi ed altri scienziati, al fine di comprendere al meglio quanto accaduto. A distanza di ventidue anni, Piero mantiene fede alla promessa fatta e, nonostante la pandemia, nell’estate 2020 Andrea riesce finalmente a visitare i luoghi del disastro in compagnia dei genitori. In seguito alla visita, Andrea continua a r accogliere dati ed a documentarsi sul disastro: nasce così l’idea di scrivere un libro che potesse coniugare le sue competenze scientifiche con la sua passione per il volo e la comunicazione, utilizzandole come chiave di lettura degli eventi.”

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La profonda passione per l’argomento è l’elemento che emerge a chiare lettere da queste pagine che Andrea Di Antonio dedica alla tragedia del Vajont e che, coniugato alle competenze scientifiche e a uno studio approfondito, ha portato alla stesura di “La notte più buia della valle”.

Ciò che accadde il 9 ottobre del 1963 nella valle il cui nome è rimasto indelebilmente impresso nelle memorie collettive del nostro Paese, rappresenta uno degli eventi storico – ambientali più gravi degli ultimi 70 anni, un disastro cosato quasi duemila vittime la cui responsabilità è tutta nelle mani dell’uomo.

Con precisione e metodo scientifico, Andrea Di Antonio analizza e ricostruisce la filiera di decisioni e di eventi che hanno condotto al verificarsi di un disastro che ha profondamente cambiato, per sempre, quei luoghi, la loro storia e la storia delle genti che lì vi abitavano. 

Lo sguardo scientifico che l’autore rivolge allo svolgersi di quei fatti regala al lettore un’esperienza unica che allarga l’orizzonte della conoscenza di fatti che, soprattutto per le nuove generazioni, appartengono unicamente ai libri di storia ma che, invece, devono appartenere alle coscienze di ognuno di noi. 

L’oggettività delle spiegazioni scientifiche fornite da Di Antonio non tolgono profondità e spessore a quei fatti che, a distanza di 60anni, giungono a noi con immutato dolore.

Sono pagine in cui scientificità e sentimento si fondono restituendoci una panoramica straordinaria su un evento dai cui errori è necessario trarre insegnamenti indispensabili per evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.

Un lavoro, quello di Andrea Di Antonio, che mette in luce anche la bellezza di una passione nata sui ricordi dei suoi genitori che, dopo anni, hanno dato linfa al concretizzarsi di queste pagine.

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