Recensione “Il bianco e il nero” di Flavia Selli

Il Bianco e il Nero

– Flavia Selli  –

 

“ Il mondo è a colori, ma la realtà è in bianco e nero.”
(Wim Wenders)

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo thriller
Pagine: 265
Editore: Vertigo


Giudizio Sintetico


Che cosa ha a che vedere la morte di un grandissimo scrittore dei primi del Novecento con la quotidianità di due giovani uomini nella Milano dei giorni nostri? E cosa può legare la splendida Andrea, indossatrice di origine Ceca, alla catena di violenze ed omicidi perpetrati in Praga, sua amata e lontana città natale? Antonello e Fabrizio, dopo essersi persi di vista per qualche tempo, impegnati nei loro affetti e attività di studio e lavoro, si ritrovano, poco più che venticinquenni, a rinsaldare la loro annosa e profonda amicizia. Incontreranno vecchie conoscenze e nelle loro serate, dal variegato hinterland meneghino all’esclusività dei prestigiosi locali del centro, ne allacceranno di nuove: conosceranno anche Andrea e la loro esistenza, inevitabilmente intrecciata a quella di lei, ne risulterà drammaticamente sconvolta… Una spirale di misteri ed inganni dove azione, interiorità e colpi di scena, uniti a luoghi ed elementi reali, quali i manoscritti di Franz Kafka, si susseguono come in un gioco di specchi, tenendo il lettore col fiato sospeso fino alla rivelazione finale.

 

“Il bianco e il nero”, come il giorno e la notte, è la differenza più netta che può separare ciò che appare da ciò che è; Tutto questo troviamo in questo romanzo che accelera ritmo e cadenza e promette un finale totalmente inaspettato, capace di collocare ogni tassello nel corretto ordine di un puzzle che tocca tanti e diversi enigmi.

Un triangolo tra persone, luoghi  e misteri che portano il lettore dalla tranquilla movida milanese all’atmosfera magica di Praga, passando per leggende e storia; una trama complessa, ben argomentata che riesce a coinvolgere e incuriosire il lettore, unendo classico e moderno in un thriller davvero complesso.

Gli amici protagonisti, Antonello e Fabrizio, ci vengono raccontati e descritti in un inizio lento e conoscitivo che non manca di toccare luoghi da me ben conosciuti della provincia meneghina. I due amici, che si ritrovano dopo molto tempo scottanti delusioni amorose, non sanno che, oltre a rinsaldare un vecchio legame, dovranno anche fare i conti con una bella ragazza che sarà la responsabile di un innesco esplosivo in grado di mettere in serio pericolo i due ragazzi.

L’inizio di un’inaspettata ricerca di spiegazioni e giustizia, unita a misteriosi omicidi perpetrati nella capitale ceca, saranno un mix variegato capace di mescolare le carte in tavola e far luce sulla verità, una verità che sarà una grandissima ed inaspettata sorpresa per il lettore.

Flavia Selli crea, con grandissime doti narrative, una storia interessante, densa anche di curiosità storiche e geografiche che donano un tocco in più all’intera trama, unendo leggende e storia in una storia variegata che non manca di modernità e inganno.

L’inizio, lento e descrittivo, non lascia margine di immaginazione nella mente del lettore, che si trova catapultato al centro di un’avventura adrenalinica solamente a metà del libro dove, l’autrice, concentra una corsa contro il tempo per risolvere complicati misteri legati a sparizioni e violenze.

Ho sinceramente apprezzato l’intera trama anche se, la  diversità di ritmo della prima e seconda metà, risulta troppo accentuata, e dove i colpi di scena finali appaiono leggermente forzati.

La parte che maggiormente mi ha colpita per completezza e unione di trama e nozioni storiche è la visita al cimitero ebreo di Praga, punto di partenza per la risoluzione dell’enigma insito nella trama.

I protagonisti convincono, con le caratterizzazioni, la giovane età e la poca dimestichezza con il crimine e la violenza, così come Andrea si rivela vera pietra miliare dell’intero romanzo viaggiando quasi silenziosamente ai margini della trama.

Una lettura piacevole e abbastanza scorrevole, dove avrei inserito maggiori riferimenti relativi a Kafka e al binomio Milano/Praga, che ha molto potenziale magico e storico, fattore questo che avrebbe arricchito il versante descrittivo legato agli enigmi contenuti nella trama e alle azioni derivate da esse; rimane comunque una trama ben pensata e costruita che sembra voler lasciare uno spiraglio aperto per un secondo capitolo.


L’autrice Flavia Selli, milanese di nascita, laureata ed ex docente presso istituti superiori, ha al suo attivo collaborazioni in pubblicazioni e saggi di carattere scientifico – divulgativo editi per l’Università degli Studi di Milano ed Enti Locali.


2 commenti su “Recensione “Il bianco e il nero” di Flavia Selli

  1. .. pienamente d’accordo cara Chiara…. l’inizio lento di giovani vite comuni che si ritrovano loro malgrado (o meno) in un incalzare di eventi….

  2. Non puoi mai sapere cosa ti riserva la vita… in un nulla – una nuova amicizia, una frase detta o non detta, anche solo un semplice gesto – puoi trovarti catupultato in un mondo che non riconosci ed esserne travolto

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