Recensione “L’annusatrice di libri” di Desy Icardi – Fazi Editore –

L’annusatrice di libri

– Desy Icardi  –

 

 Proprio in quel momento, per esempio, mentre il reverendo leggeva di crociate e paladini della cristianità, cinque giovani sorelle ceravano di trascinarla nella contea inglese dell’Hertfordshire, per narrarle dei loro amori. Adelina provò a sviare le loro pretese, trattenendo il respiro per qualche istante e focalizzando tutta la sua attenzione sulla voce di Kelley, ma ecco un altro reverendo, un pastore anglicano per la precisione, fare capolino tra i suoi pensieri non appena ebbe rilasciato il fiato. Si trattava del signor Collins, un ometto ridicolo e ciarliero che… la ragazza non poté resistere e inalò con voracità la traccia fragrante che lambiva le narici: ora poteva vedere quell’omarino pedante dichiararsi a Elizabeth, la secondogenita delle sorelle Bennet. Purtroppo l’odore che percepiva era troppo flebile, sicché non fu in grado di sentire le parole del signor Collins, che dovevano essere a dir poco buffe a giudicare dall’espressione di Elizabeth.

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo
Pagine: 407
Editore: Fazi Editore


Giudizio Sintetico


Provate ad immaginare la sensazione più bella che la lettura vi dona quotidianamente; l’immaginazione, il viaggio, i paesaggi e tutti quei personaggi che popolano infiniti mondi nuovi.

Ora provate ad immaginare la possibilità di poter conoscere tutto questo attraverso il richiamo dei libri caratterizzati ognuno da una fragranza particolare: la brughiera, l’odore del mare, le camelie in fiore ma anche una Londea sporca e vittoriana.

Sono tutte possibilità che rendono avvincente e curiosa la storia di Adelina, una ragazzina in trasferta dalla zia a Torino che scopre di avere questo dono, un dono che si unirà a leggende su un’antica Santa e un misterioso ed enigmatico manoscritto…

Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell’aiuto dell’amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l’olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”, scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l’avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.
In un appassionante gioco di rimandi letterari, il romanzo di Desy Icardi racconta dell’amore per i libri attraverso la storia di una lettrice speciale. Intrecciando le vicende della zia Amalia, tra modisterie e palchi del varietà negli anni Trenta, a quelle di Adelina, che arriveranno a sfiorare il mondo dei segreti alchemici, L’annusatrice di libri ci consegna una commedia avvincente e paradigmatica sul valore dei libri sviluppata con briosa ironia e grande garbo.

Una danza di profumi che stimola la curiosità della protagonista, una ragazzina che il lettore invidia ma, allo stesso tempo, fortemente adora.

Sarà perché Adelina, dal suo ultimo banco, si sente un piccolo pesce fuor d’acqua in quella scuola per ragazzi benestanti, sarà perché ha un dono che tutti vorrebbero provare almeno una volta nella vita, sarà perché la sua integrità e innocenza verrà messa in pericolo dalla mancanza di scrupoli, sarà perché conosceremo persone totalmente differenti da ciò che appaiono, quello che però appare evidente è l’unione di diversi e variegati elementi che, uniti in modo perfetto, creano una storia entusiasmante.

Innumerevoli fattori ruotano attorno alla vicenda di Adelina e della zia Amalia, della quale ripercorriamo il passato e comprendiamo solo alla fine l’utilità di tali dettagli, fattori che danzano armoniosi grazie ad una penna raffinata ed elegante che è quella di Desy Icardi: ordinata, equilibrata, raffinata ed elegante narratrice di storie.

La narrazione è semplicemente perfetta, in grado di catturare anche senza doti olfattive, qualsiasi lettore voglia confrontarsi con una storia nuova e avvincente.

I temi trattati sono tanti e tutti ben rappresentati: l’Italia degli anni 30 e, in contemporanea quella del 1957 (anno di ambientazione della storia presente), i misteri legati al manoscritto di  Voynich e alla leggenda di Santa Bibliana, il senso di colpa, i sotterfugi economici, il rapporto genitori figli, l’economia domestica ma soprattutto l’amicizia e i libri.

Questi sono i veri protagonisti assieme ad Adelina e al suo grande dono che però prende anche le sembianze di un imminente pericolo poiché l’opportunismo è sempre dietro l’angolo e non tutte le persone uniscono apparenza e sostanza.

Sono stata rapita e conquistata da “L’annusatrice di libri” sia per la trama, avvincente, originale e a tratti ironica, sia per la capacità indubbia di Desy Icardi di narrare e coinvolgere il lettore orchestrando le parole che sembrano formare una melodia ipnotica impossibile da lasciare fino all’ultima pagina.

Un libro che consiglio a qualsiasi lettore, soprattutto a chi ama trovare in un contesto originale e tutto italiano riferimenti letterari attenti e di grande impatto narrativo.

«Ora i volumi tutti intorno spandevano prepotentemente le loro fragranze, tra le quali prevaleva il profumo d’incenso e l’odore umido e maestoso delle cattedrali. Adelina iniziò a prendere in mano testi a caso: alcuni odoravano di rose, martirio ed estasi; altri di pane e carità; altri ancora avevano il sentore asprigno della pedanteria e l’appiccicoso aroma della retorica. Infine, l’avida lettrice decise di farsi sedurre da un altro paio di profumi: quello di un grande volume che odorava di gelsomino e un altro proveniente da un libriccino che sapeva di legno di sandalo».


Desy Icardi


Nata a Torino, città in cui vive e lavora, è formatrice aziendale, attrice e copywriter. Nel 2004 si è laureata al DAMS e dal 2006 lavora come cabarettista con lo pseudonimo di “la Desy”; è inoltre autrice di testi teatrali comici e ha firmato alcune regie. Dal 2013 cura il blog “Patataridens”, espressamente dedicato alla comicità al femminile.


 

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