Recensione de “Il guardiano della collina dei ciliegi” di Franco Faggiani

Il guardiano della collina dei ciliegi

– Franco Faggiani –

“Da lassù, oltre le cime dei ciliegi, lo scenario era ancora più seducente. Una grande e densa nuvola compatta di petali ricopriva la collina su ogni versante, avvallamento, ondulazione. Il profumo inebriava l’intera valle. Mi sembri di essermi librato in volo, tanta era la vertigine che provai.”

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 232
Editore: Fazi Editore


Giudizio Sintetico


Il guardiano della collina dei ciliegi, ispirato a una storia vera, ripercorre le vicende di Shizo Kanakuri, il maratoneta olimpico che, dopo una serie di vicissitudini e incredibili avventure, ottenne il tempo eccezionale di gara di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti e 20 secondi.
Nato a Tamana, nel Sud del Giappone, Shizo venne notato giovanissimo per l’estrema abilità nella corsa. Grazie al sostegno dell’Università di Tokyo e agli allenamenti con Jigoro Kano, futuro fondatore del judo, Shizo ebbe modo di partecipare alle Olimpiadi svedesi del 1912 dove l’imperatore alla guida del paese, desideroso di rinforzare i rapporti diplomatici con l’Occidente, inviò per la prima volta una delegazione di atleti. Dopo un movimentato e quasi interminabile viaggio per raggiungere Stoccolma, Shizo, già dato come favorito e in buona posizione nella maratona, a meno di sette chilometri dal traguardo, mancò il suo obiettivo e, per ragioni misteriose anche a se stesso, sparì nel nulla dandosi alla fuga. Da qui ha inizio la storia travagliata di espiazione e conoscenza che porterà il protagonista di questo libro dapprima a nascondersi per la vergogna e il disonore dopo aver deluso le aspettative dell’imperatore, poi a trovare la pace come guardiano di una collina di ciliegi. Intrecciando realtà e fantasia, il romanzo di Franco Faggiani descrive la parabola esistenziale di un uomo che, forte di una rinnovata identità, sarà pronto a ricongiungersi con il proprio destino saldando i conti con il passato.

Franco Faggiani prende spunto da un’incredibile storia, quella di Shizo Kanaturi, nato in Giappone nel 1891, dando vita ad una storia che merita di essere raccontata e che vive di poesia grazie ad un uomo e alla magia che lo circonda.
Shizo Kanakuri partecipò alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912 incaricato dall’imperatore e dal suo allenatore (e seguito dall’ombra del padre) per dare lustro al suo paese.
L’atleta giapponese però si addormentò (per sconosciuti motivi) ad un passo dal traguardo.
Questa è la sua storia, un susseguirsi di eventi che lo porteranno a fuggire ritrovandosi custode di una collina di ciliegi, in un paese sperduto e lontano.
La storia si mescola con il romanzo, la poesia con il paesaggio giapponese, il sacrificio come la religione, l’uomo con le sue debolezze spirituali. La realtà di unirà nell’epilogo i quei giochi olimpici che l’uomo verrà invitato a concludere quasi ottantenne in quella Stoccolma che anni prima aveva segnato l’inizio della sua fuga.
Con il tempo di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti e 20 secondi, la storia di Shizo rimane unica e, con la penna magistrale di Faggiani (che riesce a farci dubitare davvero che il testo sia scritto dal protagonista in un susseguirsi di racconti e introspezioni), viviamo questa paradossale, dolorosa, potente e completa storia di vita vera, una storia non solo fatta di eventi ma soprattutto di animo umano, di riconciliazione con se stessi, con il proprio passato e con tutto ciò che ha condotto un uomo nel paesaggio più magico che possa esistere.


Franco Faggiani


Vive a Milano e fa il giornalista. Ha lavorato come reporter nelle aree più calde del mondo; ha scritto manuali sportivi, guide, biografie, ma da sempre alterna alla scrittura lunghe e solitarie esplorazioni in montagna. Con il romanzo La manutenzione dei sensi (Fazi Editore, 2018), già tradotto in Olanda, vincitore del Premio Parco Majella, del Premio Città delle Fiaccole e finalista al Premio Cortina e al Premio Wondy, ha ottenuto un grande successo di critica e di pubblico.


 

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