Recensione “Lettera alla sposa” di Licia Allara

Lettera alla sposa

– Licia Allara –

«Questa storia racconta di piccoli e grandi segni, di piccole e grandi occasioni, colte o perdute»

Formato: Copertina flessibile

Genere:  Romanzo
Pagine: 116


Giudizio Sintetico


Poi, a volte capita, un giorno ci si ferma. All’improvviso. Basta un piccolo sovvertimento della nostra momentanea normalità per sentirci immediatamente estranei alla nostra vita, spettatori esterni di noi stessi.

Un matrimonio. Questa storia inizia con la grande attesa per il matrimonio dell’anno in un luogo incantato. Chi sono la sposa e lo sposo? Chi c’è davvero dietro alcuni dei volti che incontrerete alla cerimonia? Quali segreti, quali improbabili intrecci di vite? Il matrimonio: punto di arrivo, punto di partenza per una nuova vita? L’autrice vi condurrà al finale inaspettato attraverso una galleria di personaggi indimenticabili: alla fine vi sembrerà di conoscerli da sempre, benché non abbiano un nome; personaggi e luoghi senza nome perché c’è un senso più profondo e universale, c’è qualcosa che va oltre, tra le righe, e Licia Allara ha dimostrato un’abilità straordinaria nell’accompagnare il lettore ben al di là delle pagine del libro. “Questa storia racconta di piccoli e grandi segni, di piccole e grandi occasioni, colte e perdute”, e al termine della lettura una domanda potrebbe assediarvi. Se lo farà, non ve ne libererete più. Quand’è che la vostra vita si è fermata? E come è ripartita?

Ci sono giorni nella vita di ognuno di noi che non si scordano, ore impresse nel bene e nel male che hanno avuto la potenza di cambiare la nostra esistenza. Uno di questi, per chi l’ha provato, è sicuramente il giorno del matrimonio.

Ricorderete sicuramente che tempo c’era, se faceva caldo freddo, le emozioni, lo scorrere del tempo, il volto dei vostri genitori, delle persone care, il vostro futuro sposo all’altare che vi attende, insomma, un giorno che rimane impresso nei dettagli per sempre.

 

Licia Allara ha scritto un libro che racconta, attraverso i personaggi che lo colorano, il giorno di un matrimonio.

Sembra di poter volteggiare su questo evento, sui personaggi che andiamo ad incontrare, cristallizzati per un secondo ci raccontano tutto di essi.

Di questo matrimonio sappiamo qualche dettaglio, è vicino al mare, in una chiesetta, dove un organista attende di poter attaccare la marcia nuziale e un prete rivive il percorso di due sposi che stanno per giungere all’altare. Da qualche parte c’è una zia zitella, un’amica disillusa o magari l’ex fidanzato che è stato comunque invitato alla cerimonia.

Ovviamente ci sono anche due sposi, un lui e una lei, di cui non sappiamo nulla, di cui però ascoltiamo il turbinio di attesa ed emozioni e la storia che li ha condotti lì.

E allora di cosa ci racconta questo libro?

Di emozioni, di sensazioni di gioia e di paure di aspettative e lo fa con cura, ironia e semplicità che si uniscono in una serie di racconti dove, ogni partecipante a questo rito, ci narra la sua storia passata che, in un modo o nell’altro l’ha condotto lì, in quel luogo e in quel momento.

 

Il racconto interiore di tutti questi personaggi scandisce l’attesa del matrimonio e ci dona una panoramica in grado di costruire la storia senza la necessità di un romanzo.

La cosa che mi ha maggiormente colpita, è proprio il riuscire a creare il romanzo partendo da questi racconti e unendo le varie storie per giungere a capire la vicenda nel suo intero.

Non assegno il punteggio pieno a questo libro perché, a mio avviso, è troppo breve, sarebbe stato interessante approfondire ulteriormente le vite dei protagonisti e poi, perché il finale non appare subito chiaro e palese.

Licia Allara, attraverso questi singoli racconti, ci dona comunque la caratterizzazione dei personaggi, quella che tanto bramiamo in ogni romanzo e lo fa con doti narrative eccelse.

Proprio attraverso questa caratterizzazione, il lettore riesce poi a creare la storia, le emozioni che la popolano e capire il significato profondissimo del finale.

“Lettera alla sposa” è indubbiamente un libro molto particolare, perché atipico, ma denso di vita, di emozioni, di riflessione, di scelte, di psicologia ma soprattutto di vita vera!


Licia Allara, piemontese, è nata nel 1966. Sposata con tre figli, ha vissuto in diversi paesi europei. Attualmente abita a Cascais, in Portogallo. Collabora con una piccola ONLUS italiana, adora il tennis e le onde dell’oceano.


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