Recensione Crocevia delle verità di Luca Di Domenico

Crocevia delle verità

–  Luca Di Domenico 

Ciò che veramente mi manca è di capire chiaramente me stesso, quello che devo fare, non quello che devo conoscere… Trovare una verità che è verità per me, trovare l’idea per la quale devo vivere e morire… che cos’è la verità se non vivere per un’idea?

(Soren Kierkegaard)

Formato: Copertine flessibile

Genere:  Narrativa
Pagine: 72
Editore: Self


Giudizio Sintetico


Dobbiamo scegliere chi essere al mondo, anche se troppo spesso piove. Dobbiamo conoscere il nostro ruolo, la maschera da indossare al carnevale sociale.

Siamo travolti da una pioggia di novità, pioggia di tempo che accelera il tempo e cancella tutto ciò che è superato. Le verità vengono eliminate, sostituite da mode, queste nascono e svaniscono velocemente, come le identità degli uomini che scelgono di adottarle.

Qui nasce Nescio, colui che non conosce. Il neonato, figlio del suo tempo, che brama una maschera resistente alla pioggia. Nel viaggio scoprirà gli aspetti fondamentali della società attuale, cercando una sua verità tra le fragili verità del mondo.

Pochi versi per descrivere le sfumature contorte del nostro tempo e per cambiarne il corso. L’allegoria ha il potere di donare al racconto tante chiavi di lettura quanti sono i lettori. La verità è dentro di voi, cercatela.

Io sono Nescio.

Crocevia: punto d’incontro tra più vie.

Da qui parte la consapevolezza che il libro di Luca Di Domenico è un concentrato  di analisi allegoriche che fanno riflettere e confrontare le idee del lettore con quelle dell’autore ma anche un libro che affronta il tema della verità che è uno dei concetti che da sempre accompagna la storia dell’uomo, del suo pensare e, se vogliamo dare una versione anche meno laicista, del suo credere.

Una lettura della vita attraverso una serie di allegorie che tocca il pensiero di Kierkegaard, genesi dell’esistenzialismo.

In questo libro Nescio e Archeno, i due protagonisti, rappresentano la consapevolezza e il non sapere in un rapporto che si dipana lungo le pagine, costantemente teso a scandagliare il tema della verità.

Ognuno di noi, in queste pagine, può trovare molto di sé e molto di ciò che è in grado di osservare della realtà che lo circonda.

È un libro che fa pensare, che ci fa riflettere e che ci prone continui interrogativi e sulle esperienze della vita (sta a noi coglierli e interpretarli) attraversando un tempo in cui emerge un costante rapporto tra gli individui e la realtà tra ciò che è oggettivo e soggettivo e tra ciò che rappresenta il singolo e la collettività.

Rispetto al numero di pagine, “Crocevia della vita” presuppone, a nostro avviso, una “minima” preparazione rispetto alla storia del pensiero dell’uomo.

Non sono pagine che si prestano a una lettura sotto l’ombrellone ma che vanno lette con attenzione concedendosi anche delle sane pause utili a riflettere per poter trarre nuova energia con cui rituffarsi tra le righe di uno scritto di alto profilo, intrigante e stimolante per il pensiero, ma non così immediato.

Non è semplice esprimere un giudizio su queste pagine perché senza il chiarimento fornitoci dall’autore (che crediamo possa essere un’indispensabile guida alla lettura) è complesso per un lettore medio orientarsi in un libro che offre ripetute sollecitazioni al pensare e al conoscere.


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