Recensione Dove il sole va a dormire di Emanuela Baldassari

Dove il sole va a dormire

– Emanuela Baldassari 

 

Formato: Copertina flessibile

Genere: Romanzo
Pagine:  176
Editore: PubMe


Giudizio Sintetico


Forse per questo si dice che la vita è meravigliosa: perché quando stai annaspando nelle sabbie mobili e fai l’ultimo respiro prima che la melma prenda il posto dell’aria, ti vola addosso una mano sconosciuta che ti strappa al tuo destino di morte. E tu non puoi far altro che esserle grato, ripulirti e riprendere il cammino. Gaeta, 1995. Quando si risveglia in un letto di ospedale, Alice capisce che ha iniziato a crescere, nonostante tutto. L’incidente che ha ridotto sua madre in coma non le ha portato via soltanto la giovinezza, ma anche la gioiosità di bambina con cui guardava il mondo. E quando rudi mani scavano in lei, facendola rovinare in un mondo dove anche gli angeli hanno la faccia distorta, si rende conto che a qualcosa deve aggrapparsi, se non vuole cadere sempre di più. Nuevacalle, 1995. Achille ha vissuto tutta l’infanzia in una bolla dorata: la comunità autonoma in cui sua madre l’ha portato quando era ancora in fasce gli ha precluso la visione di qual è il mondo reale, facendolo vivere in un sogno. Tuttavia Achille sa che dovrà andarsene: troppi i segreti che sua madre nasconde, troppe le domande che vuole porre al mondo.

Dicono che per risalire bisogna prima toccare il fondo.
Ecco, credo che “Dove il sole va a dormire” voglia proprio insegnarci questo: che la vita sa dare luce e speranza anche quando tutto sembra buio e irrecuperabile, basta aspettare che gli elementi si incontrino dando vita alla magia.
Non ho compreso subito dove la storia di Alice, Achille e Arnaldo mi avrebbe condotta, ma ho letto tra le righe la grande speranza rivolta nei confronti della vita e a tratti della fede.
Pagine ricche di sofferenza che incontrano però la fiducia e la speranza dei rapporti umani, del sapersi donare e affidare anche prendendo una strada diversa da quella che i genitori hanno tracciato.
Da una parte Alice è vittima degli eventi e può contare su sè stessa, dall’altra Achille prende in mano la sua vita e decide di osare per provare a comprendere quelle sfumature che gli sono state precluse.
Lo sfondo è quello di Gaeta nel 1995, la sostanza è la vita, raccontata magistralmente da Emanuela Baldassarri in una storia che ci chiede solo di essere ascoltata e letta con un evidenziatore in mano per sottolineare e far nostri quei passaggi così utili a capire il romanzo, i suoi protagonisti e, in fondo, anche noi stessi.
Una lettura semplice e piacevole che custodisce un grande messaggio capace di passare attraverso le tenebre di un sole che sembra andato a dormire per poi, forse, ricomparire in tutta la sua potenza, anche lasciandosi alle spalle grandi dolori e difficoltà.
Una storia di perdite e sofferenze curate dal destino, o da Dio, che sa anche donare dopo aver tolto.

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