Recensione La principessa che voleva amare Narciso di Maria Chiara Gritti

La principessa che voleva amare Narciso

– Maria Chiara Gritti –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  175

Editore: Sonzogno


Giudizio Sintetico

Una mattina d’estate, in un antico e bellissimo regno nasce la generosa principessa Febe, colei che dona luce. O almeno, questo è ciò che crede di dover fare, perché crescendo impara a dedicarsi solo agli altri e a renderli felici riempiendoli di affetto e calore. Quando incontra Flavio, il principe Narciso, se ne innamora al primo sguardo e crede di aver finalmente trovato la persona giusta. Ma il ragazzo nasconde un segreto: educato per diventare un perfetto principe azzurro, non può rivelare a nessuno le proprie debolezze e deve sempre mostrarsi impeccabile. Più Febe si avvicina, più lui si sente minacciato; più Flavio si allontana, più lei fa di tutto per tentare di salvarlo. La complessità dei loro sentimenti li porta a perdersi in un labirinto emotivo senza uscita, che li tiene dolorosamente legati e distanti, finché Vera non insegnerà loro a guardarsi dentro per ritrovare la strada… Attraverso questa suggestiva favola metaforica, la psicoterapeuta Maria Chiara Gritti svela con sensibilità i meccanismi e le cause profonde della dipendenza affettiva e del narcisismo patologico, tracciando un percorso liberatorio verso la conoscenza di sé. Perché solo scoprendosi si può raggiungere la consapevolezza necessaria ad amare e farsi amare pienamente.

“La principessa che voleva amare Narciso” è la risposta di Maria Chiara Gritti alla domanda se una favola può spiegare la psicologia.

Con assoluta delicatezza queste pagine entrano nei meandri della dipendenza affettiva, dei suoi meccanismi e delle sue dinamiche, portando il lettore a compiere anche un percorso verso la conoscenza di se stesso.

È una lettura arricchente che pagina dopo pagina consente ad ognuno di noi di approcciare e approfondire una materia che mai si potrebbe pensare poter essere così ben illustrata attraverso una narrazione decisamente distante dai canoni dei testi tradizionali che trattano argomenti come questi, profondi e complessi.

Flavio e Febe si addentrano in un cammino volto alla ricerca della felicità lungo il quale fanno i conti con le loro debolezze, con il desiderio di restare fermi e con l’importanza di provarci, consci che la non azione non conduce mai né alla realizzazione di sé stessi né alla felicità.

I passi che i due protagonisti compiono in queste pagine tracciano una rotta in cui anche il lettore può facilmente ritrovarsi perché ognuno di noi può ambire, o ambisce, a trovare una propria collocazione in un mondo variegato e complesso.

Maria Chiara Gritti, esperta nel trattamento della dipendenza affettiva e del narcisismo patologico, sfrutta la semplicità della narrazione per aprire lo sguardo di chiunque voglia affacciarsi su un panorama complesso i cui dettagli sono messi in luce dalle spiegazioni contenute in queste pagine.


Maria Chiara Gritti

Psicologa e psicoterapeuta a Bergamo, ha un PhD in Scienze umane. Fondatrice e direttrice del centro Dipendiamo, si occupa di problematiche di coppia ed è esperta nel trattamento della dipendenza affettiva e del narcisismo patologico. Ideatrice di un innovativo percorso di guarigione sulla love addiction, tiene corsi di formazione rivolti agli psicologi per diffondere l’applicazione del suo metodo. Ha pubblicato il bestseller La principessa che aveva fame d’amore (2017).


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