Recensione Il filo di Perle di Rita Di Costanzo

Il filo di perle

– Rita Di Costanzo –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  222

Editore: Edizioni del faro

Giudizio Sintetico

Sono trascorsi pochi mesi da quando Perla, quarantenne e single residente da anni a Roma, ha perso sua madre. La morte dell’unico genitore che con amore l’ha cresciuta in una società puritana e maldicente è solo l’ultimo dei tanti dolori sopportati: si aggiunge al fallimento di una storia importante e a un aborto spontaneo che la gettano nello sconforto e la privano della fiducia nei confronti della vita. Ad aiutarla è l’amica di sempre, Maria, che la coinvolge in una vacanza in Medio Oriente. Un viaggio come momentanea fuga dalla realtà si rivela invece sovversivo: un nuovo amore, una missione sociale e la riconquista della fiducia nei confronti di sé stessa le restituiranno la serenità perduta. Sarà poi il ritorno nel paesino campano dove è nata e vissuta, forziere delle gioie e delle pene familiari ma anche di tante verità nascoste, a permetterle di riconciliarsi con il passato e di affrontare il futuro. Leitmotiv è una collana di perle tramandata da madre a figlia per tre generazioni. Il trascorso si insinuerà nelle fessure della sua vita, la travolgerà e poi la riabiliterà per farla splendere di luce nuova. Nella vita, come un domino, tutto è collegato e nulla accade per caso.

“Il filo di perle” è uno di quei libri che pare quasi essere un calendario riepilogativo di episodi di vita che, in qualche modo, hanno riguardato o riguardano ognuno di noi.

Dolore, smarrimento, ricomposizione e rinascita sono fasi che contraddistinguono la vita di Perla e che si pongono, oltre che come intreccio narrativo, anche come un esempio per il lettore.

Mentre ci si addentra nella trama tessuta da Rita Di Costanzo, ci si ritrova a confrontarsi con momenti di vita che colpiscono per la loro profondità ponendosi come un esempio e un punto di riferimento in grado di richiamare alla nostra memoria momenti vissuti più o meno lontani.

Non è solo il confronto con il dolore ma è una panoramica sulle possibilità di riscatto e di rinascita che la vita ci può riservare in modo più o meno inaspettato.

La perdita della madre per Perla rappresenta, come è facile immaginare, un momento di immenso dolore, una situazione di smarrimento interiore a cui si aggiunge, come un carico, anche il dover far conto con  la fine di un’importante storia sentimentale e con un aborto spontaneo. Un quadro che somiglia a un “de profundis” dal quale sembra impossibile riemergere. L’incontro con Maria, un’amica di lunga data, una di quelle che rappresenta una certezza nella vita, apre ad una serie su scenari che costituiscono il crescendo della trama di questo libro che non lascia indifferenti, che sa commuovere e fornire esempi di forza e riscatto. 

C’è tutta la forza delle donne in queste pagine, il loro desiderio di riscatto, la loro forza e il desiderio di apparire non stereotipate e dotate di grande consapevolezza. 

Rita Di Costanzo, che amministra anche una pagina Facebook dedicata alle donne, ci regala pagine che parlano di donne e di vita ma che, per la loro profondità, si rivolgono a un pubblico ampio ed esteso, a tutti quei lettori che amano i sentimenti e la loro relazione con gli aspetti più quotidiani della vita. 

Rita Di Costanzo è nata nel febbraio del ’72 a Santa Maria Capua Vetere (CE), antica città campana rinomata per il suo Anfiteatro; secondo per dimensioni solo al Colosseo.
Avvocato, sposata e madre di due figli, amante della natura e degli animali. Nutre una profonda passione per la lettura e per la scrittura, alle quali si è dedicata fin dall’adolescenza dando voce alle sue emozioni finora solo in forma diarista e intimista. Amministra con dedizione la pagina Facebook “meravigliosamente donna” (facebook.com/iosonomeravigliosamentedonna) che conta migliaia di follower. “Il filo di perle” è il suo primo romanzo.

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