Recensione Pristine. Il futuro intatto di Terrence Lo Verde

Pristine. Il futuro intatto

– Terrence Lo Verde –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 205

Editore: Self

Giudizio Sintetico

Un lutto lacerante e una invalidante menomazione fisica stravolgono la vita di un ragazzo di provincia. Incubi, rimpianti e sensi di colpa lo ancorano a una vita di tristezza, finché non verrà involontariamente tirato fuori dalla sua monotona esistenza nichilista attraverso la “tana del coniglio” che collega i suoi sogni a un futuro post-apocalittico, dove potrà vivere una seconda vita alternativa, apparentemente perfetta ma macchiata da angoli bui su cui indagare.
L’incidente che sembra essere stata la causa dell’improbabile viaggio nel tempo si rivela invece essere causato dall’egoismo delle persone su cui fanno affidamento i cittadini del nuovo ordine mondiale, mentre le ombre di una élite nascosta continuano a manovrare la società nelle loro prigioni dorate piene di eccessi e noia.

Un ragazzo inchiodato a una vita che non sente più sua, cristallizzato all’attimo in cui non ha riconosciuto più il suo corpo e si è richiuso in se stesso, combattendo contro i suoi pensieri e la perdita dell’amata Sofia che accentua un lutto personale ed emotivo che lo lega ancor di più all’immobilità.

Strani sogni avvengono però in questo periodo e per il protagonista avviene come uno strappo che lo collega disorientato a quella che sembra essere una nuova vita di cui non conosce persone e linguaggio ma che proviene da un futuro post apocalittico in cui tutto sembra reale, a differenza di ciò che ha sempre creduto tale che si rivela invece fittizio e orchestrato.

Vivere in questo mondo sconosciuto diventa una scoperta quotidiana, impattante, che finirà per stravolgere la vita del protagonista che dovrà fare i conti con un sistema a tratti inaccettabile che lo porterà a scontrarsi con ordini meschini ed egoismi da contrastare…

“Pristine. Il futuro intatto” è un romanzo che conduce il lettore tra le pieghe fantasiose di un futuro in immaginabile, lontano ma figlio di problematiche che già oggi ci troviamo ad affrontare e che, in questo romanzo, pongono le basi per una società incredibilmente realistica ma ovviamente creata sulle basi di una fantasia e di una tecnologia che l’autore crea a beneficio di una trama complessa ma originale.

Non è semplice entrare subito nei dettami, nelle regole e nelle fessure di questa società nuova, difficoltà che viene equilibrata però da una trama che avanza disinvolta e senza grandi scossoni.

Terrence Lo Verde crea un romanzo adatto agli amanti del genere e probabilmente inizia una serie che avrà ancora molto da raccontarci, non ci resta che aspettare per vedere i prossimi sviluppi…

Terrence Lo Verde ( Palermo 1986) è laureato magistrale in Economia.

Da sempre appassionato di nuove scoperte tecnologiche, mediche e scientifiche in generale, ha scritto Pristine – Il futuro intatto come suo romanzo d’esordio.

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