Recensione Puzzle di Franck Thilliez

Puzzle

– Franck Thilliez –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 432

Editore: Fazi

Giudizio Sintetico

Lucas Chardon è rinchiuso in un ospedale psichiatrico e per la prima volta chiede di raccontare come sono andate le cose il giorno in cui la sua vita è cambiata per sempre. Quel giorno, la polizia ha rinvenuto otto cadaveri trucidati in un rifugio. Insieme a loro c’era lui, in lacrime, ricoperto di sangue e privo di memoria. Altrove, Ilan Dieduset riceve una telefonata: è la sua ex ragazza, Chloé. Dice di aver trovato l’ingresso a Paranoia, un ambitissimo gioco di ruolo gestito da un’entità misteriosa: tutti lo stanno inseguendo, ma nessuno conosce le regole. Ilan è stato un giocatore compulsivo, in passato, e la tentazione è troppo forte. Dopo un inquietante processo di selezione, Ilan e Chloé, insieme ad altri sei candidati, vengono convocati in un ospedale psichiatrico in disuso isolato tra le montagne. Regola numero uno: niente di quello che stai per vivere è vero; questo è un gioco. Regola numero due: uno di voi morirà. La partita comincia e, quando il gruppo inizia a sospettare la presenza di un intruso, la paranoia prende lentamente corpo. Con il passare delle ore, la competizione assume forme sempre più perverse, in una sorta di folle e angosciante meccanismo. Dove finisce il gioco e dove comincia la realtà? Chi accetterebbe di morire per un gioco?

Primo approccio con la penna di Thilliez, osannato e famoso nel mondo degli amanti di mistero, tensione e suspance.

In questo romanzo, il cui titolo è molto indicativo, il protagonista è un ragazzo dal passato contorto, orfano di genitori scomparsi a causa del loro lavoro sulla memoria e appassionato di giochi di ruolo “live” a cui partecipava in passato con la fidanzata.

Quando proprio la ragazza torna nella vita di Ilan proponendo la partecipazione a un misterioso gioco dal nome indicativo, “Paranoia”, per il ragazzo avrà inizio un intricato susseguirsi di eventi che lo condurrà dapprima a cercare la chiave di accesso al gioco, poi a doversi confrontare con una competizione in un ospedale psichiatrico dalle regole ferree e inquietanti e infine con i misteri della sua vita che sembrano mescolarsi al game in corso, il tutto con la costante presenza di un omicida psichiatrico che sembra aver incrociato più volte la loro strada.

“Paranoia” è un gioco molto originale e misterioso, una modalità che ho apprezzato molto, poco realistica ma molto razionale, un’ambientazione perfetta per questo genere di romanzi anche se, in alcuni dettagli ha ricordato molto le dinamiche di Squid Game.

Se dovessi trovare un altro riferimento a questa storia sicuramente non potrei fare a meno di citare “dieci piccoli indiani” poiché, oltre ad essere menzionato nel romanzo, coincide con alcune dinamiche che presto hanno avvio in queste pagine.

Nel complesso credo che questo romanzo sia un buon romanzo sebbene non abbia trovato molta suspance e coinvolgimento poiché, a tratti, la trama è stata abbastanza prevedibile e scarna di colpi di scena, forse anche un po’ già vista, volutamente intricata ma scricchiolante.

Il finale è decisamente psicologico anche se ai limiti della credibilità, ben congegnato ma totalmente assurdo, adatto a chi si vuole soffermare più sull’originalità dell’ intrico psicologico che per chi ama i thriller puri.

Pro

  • l’ambientazione
  • Il file rouge del gioco
  • Il riferimento palese ad altre opere

Contro:

  • Protagonista che dovrebbe essere svelto e intelligente e invece sembra la barzelletta di se stesso
  • Trama forzatamente complicata, alla fine di senso ma secondo me con qualche crepa di assestamento
  • Scrittura cinematografica, si adatta meglio a una trasposizione che non a una lettura, perde di suspance e si riempie di difetti.

Conclusione: sul finale quasi tutto si chiarisce e prende senso anche se è tutto talmente assurdo che chiuso il libro sono rimasta a guardare nel vuoto senza certezze su ciò che ho letto negli ultimi giorni.

Adatto agli amanti dei thriller psicologici, forse ecco non sono proprio i miei preferiti.

Franck Thilliez è un ingegnere e scrittore francese. Informatico, è appassionato di tecnologie telematiche. Nel 2004 pubblica il suo primo libro Train d’enfer pour Ange rouge. Ha vinto i premi Prix des lecteurs Quais du polar 2006 e Prix sncf du Polar franc¸ais 2007 con il libro La Chambre des morts. Tra le sue pubblicazioni in Italia si ricordano: Foresta nera (Nord, 2008), La stanza dei morti (TEA, 2009), Il manoscritto (Fazi, 2019), C’era due volte (Fazi, 2021) e Puzzle (Fazi, 2022).

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