Recensione La casa sul Nilo di Denise Pardo

La casa sul Nilo

– Denise Pardo –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 286

Editore: Neri Pozza

Giudizio Sintetico

È un tempo lungo quello che Denise Pardo racconta in questo romanzo. Un tempo affascinante, cosmopolita, tollerante, ricco di stimoli. Un tempo di amicizie e di comprensione. Al centro de La casa sul Nilo, una famiglia di ebrei sefarditi arrivati al Cairo assieme alle vicissitudini dell’Europa dei primi trent’anni del Novecento. La narratrice racconta la sua infanzia in una sorta di Eldorado magico: i caffè del Cairo, le feste, gli stimoli, la civiltà della conversazione, i salotti. L’Egitto di quel tempo è un crocevia di storie e di suggestioni: un paese mondano e sorprendente dove le diverse religioni sono rispettate e si parlano tutte le lingue. E il Cairo di quel tempo, di quei primi anni Cinquanta, è narrato con una precisione e una nitidezza esemplari perché questo romanzo è soprattutto la storia dell’autrice. La sua famiglia composta dalla nonna, dal padre, dalla madre e da altre due sorelle non avrebbe mai immaginato di dover fuggire da quel mondo. Finché non sale al potere Nasser, cambiando in pochi anni le regole del gioco, e della convivenza civile. E tutto, dapprima impercettibilmente, e poi con sempre maggiore evidenza, diventa fosco e insidioso. Gli stranieri non sono ben visti, l’intolleranza religiosa si fa dogma. E gli stranieri, che stranieri non sarebbero, si sentono sempre più in pericolo. Fino a una partenza precipitosa per Roma e l’Italia, nel 1961. Un abbandono doloroso, straniante, figlio di un mondo cambiato senza una ragione.

Una storia di grande fascino, intrisa di nostalgia, sfarzo e disincanto che impatta con la realtà velando i bordi di un’istantanea di vita perfetta.
Denise Pardo, in questo romanzo di chiara matrice autobiografica, ci racconta attraverso una narrazione a ritroso nel tempo, della fuga dall’Egitto partendo dai momento dell’arrivo a Roma.


Puntando poi sulla cartina del mondo le origini della sua famiglia che al Cairo aveva messo radici, l’autrice apre l’album dei ricordi descrivendoci la vita incantata in un’epoca di grande multiculturalità, sfarzo e ed eleganza che evolve nel tempo, i salotti, gli amori e gli incontri, giungendo poi a narrare gli eventi che portarono alla Rivoluzione egiziana del 1952 e alla fuga in Italia, lasciando sospesa nell’aria una nostalgia che aleggia tra le pagine e negli occhi della narratrice.


Conosciamo la piccola protagonista a Roma nel 1961, impaurita e priva di speranza, legata all’apprensione delle sorelle e della nonna, fiduciosa nella fermezza del padre e osservatrice delle movenze della madre in balia di eventi instabili in una città nella quale non si sente a casa, dove inizia però il racconto di una famiglia, di tre generazioni e di una nazione, ma anche del mondo intero tra cambiamenti, rivoluzioni, guerre e una società che si sfalda lentamente tra le strade di una città affascinante che pulsa aggrappandosi al cuore e ai ricordi.


Il romanzo di Denise Pardo, che si dipana in una lunga e incessante narrazione in brevi capitoli e sbalzi temporali, riesce a trasmettere al lettore il fascino e la grande eleganza del Cairo del secondo dopoguerra, di quell’elitè privilegiata che viveva appieno le sfumature dorate di una città incantata, perfetta, multiculturale e raffinata.

Emerge da questa narrazione la storia di una famiglia, delle sue radici, della libertà religiosa, di un multiculturalismo naturale e invidiabile, ma soprattutto la storia di due ragazzi che si incontrano e innamorano e che affrontano vent’anni di grandi cambiamenti che porteranno alla fuga in Italia a seguito della Rivoluzione Egiziana.


“La casa sul Nilo” è un racconto nostalgico e affascinante di tutto questo, passato familiare e Storia si fondono in queste pagine creando uno spaccato di vita vissuta utile a ricreare in modo minuzioso una città e una società che non esistono più.Si avverte la nostalgia in ogni riga, l’amore per le proprie radici e il desiderio di ricostruirne i dettagli condividendoli con i lettori.Si respirano i profumi, si ascoltano le danze e gli idiomi, si conosce la Storia e si riscopre il passato attraverso le vicende di una famiglia che si dona in questo libro in un lungo e disincantato ritratto che attraversa anni cruciali della Storia egiziana.


Resta un grande fascino, una storia di cui si vuol sapere ancora un po’ e una gran voglia di partire per l’Egitto!

Denise Pardo è nata al Cairo. Vive in Italia dal 1961. Questo è il suo primo romanzo.

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