Recensione Elania e l’essenza di stramonio di Massimo Renaldini

Elania e l’essenza di stramonio

– Massimo Renaldini –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 248

Editore: Vertigo

Giudizio Sintetico

E’ un romanzo giallo vincitore dei premi letterari Giana Anguissola e Il Convivio, oltre a altri importanti riconoscimenti. Elania, una brillante tredicenne cresciuta in campagna e figlia di un falconiere, giunge per la prima volta nella città fortificata di Almiria, durante alcune giornate di festa. Incidentalmente la ragazza diventa il perno delle indagini sulla morte per avvelenamento del Duca, attorno a cui gravitano persone assai variegate: una figlia appena tornata da un lungo viaggio, una matrigna gentile ma fredda, un figliastro malvisto dal popolo, un erede indolente e forse un’amante misteriosa. All’ambigua famiglia ducale si aggiungono un capo delle guardie smemorato, l’antipatico vescovo, un paio di servitori, un bizzarro mezz’uomo ambasciatore e un erborista gentile. Tutti possono essere colpevoli e hanno avuto almeno un motivo per uccidere il Duca. E’ il primo di una serie di indagini fantasy autoconclusive, che vedono come protagonista la stessa giovane indagatrice.

Un’avvincente indagine condotta da Elania, la protagonista di queste pagine il cui nome è anche il titolo del libro, è il perno centrale di questo romanzo frutto della penna di Massimo Renaldini.


Elania, figlia di un allevatore di falchi, accompagna il padre durante la partecipazione a una festa importante che si tiene nella città di Almiria, luogo fantastico ma ben tratteggiato in questo romanzo.

Giovane ragazza, curiosa e determinata, diviene presto amica della figlia del Duca, personaggio a capo della città, con la quale ama scorrazzare per le strade e condividere racconti personali.

Durante i festeggiamenti, che vedono coinvolta l’intera città, proprio il Duca viene avvelenato e ucciso facendo ricadere i sospetti sugli eredi i cui interessi si intrecciano con una storia famigliare complessa.

Alaisan, figlia del Duca, chiederà proprio alla giovane Elania di scoprire quali intrighi di corte si nascondono dietro l’omicidio del padre, provando a dare un nome all’assassino che sembra non volersi fermare di fronte a nulla pur di portare a termine il suo terribile piano.
È un romanzo che corre fluido, ben scritto e avvincente; adatto a un pubblico di lettori giovani ma anche a coloro che, più adulti, amano l’avventura e le atmosfere moderatamente fantasy.

Ciò che emerge, fin dalle prime righe, sono l’attenzione e la cura che l’autore ha riservato alla costruzione dell’intreccio di questo romanzo, corredandolo di mappe, disegni e lettere che diventano parte organica della storia.
Elania è un personaggio che difficilmente può non piacere e non vedo l’ora di poterla incontrare nuovamente tra le pagine di una nuova avventura.

Massimo Renaldini vive nel bresciano con una principessa e tre gatti. Con la raccolta “Cinque casi capovolti” ha vinto il premio Midgard. Con i romanzi di Elania ha vinto due premi letterari per autori esordienti e numerosi altri riconoscimenti.

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