Recensione All’ombra della Grande Quercia di Christian Malvicini

All’ombra della Grande Quercia

– Christian Malvicini –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 183

Editore: Self

Giudizio Sintetico

Era come se dio avesse fatto un pizzicotto al mondo, sollevando un lembo della sua cruda carne in quella sterminata e nauseante pianura. Era una miracolosa singolarità della natura in quell’immenso vuoto cosmico. La piccola altura era ricoperta da un rigoglioso e variopinto bosco, per niente omogeneo nelle forme e nei colori. Su di essa svettava, imperiosa, una quercia secolare che sembrava protendersi verso il cielo come una mano che chiedeva aiuto al divino.

Ai piedi del maestoso albero, s’intrecciano le vite di alcune persone che sono state sconvolte da un incidente stradale in uno sperduto paesello della Lomellina. Ben presto scoprono di avere in comune più di quello che credono.

Beatrice si troverà a voler scoprire la verità dietro i sorrisi che la circondano. Saverio si scontrerà con le conseguenze delle proprie scelte passate. Mentre Guido affronterà a viso aperto l’abisso e l’oscurità in cui ristagna la sua vita. Per ognuno di loro, l’incidente sarà solo l’inizio di un qualcosa che cambierà per sempre le loro vite.

La vita, spesso, viene affrontata in modo passivo, indiretto, quasi subìta. Accade poi che un evento ci riporti alla realtà, ad affrontare ciò che abbiamo rimandato per troppo tempo, a fare i conti con noi stessi e con chi ci circonda, un cambiamento necessario, un appuntamento con la realtà posticipato per troppo tempo che non può più essere rinviato.


Questo è ciò che accade ai tre personaggi di “All’ombra della Grande Quercia”, persone  poste di fronte al trauma di un incidente che segnano il “punto zero” della propria esistenza per riordinare i pezzi di un puzzle che sembra sgretolarsi tra le mani di un’esistenza condotta in modo sbagliato, disordinato e superficiale.


Beatrice, Guido e Saverio inizieranno un percorso personale nuovo, uno stacco netto dal passato costruito con grande lucidità, attenzione e intelligenza, capace di dare nuovo vigore e ritrovato valore all’esistenza di ognuno di essi analizzando il passato, facendo i conti con esso e con le scelte ormai immutabili e trasformando la propria esistenza in una nuova e immacolata tela da dipingere.


Ambientato nella Lomellina, il romanzo di Christian Malvicini lega i protagonisti ai luoghi della storia, colmando le riflessioni e i tratti introspettivi con la poetica relativa su luoghi che sembrano parlare e confortare chi ne ha bisogno, proprio come fa la Grande Quercia, spettatrice solitaria del tempo.


Tra queste pagine si snodano le radici di un cambiamento profondo frutto di grande introspezione e riflessione, passaggi intensi che beneficiano della delicatezza con cui l’autore li affida ai suoi protagonisti rendendo queste pagine un concentrato di emozioni, sensazioni e sentimenti drammatici ma commoventi, utili alla comprensione del passato e al loro cambiamento futuro.


Un romanzo che potremmo definire di formazione con grande attenzione verso la parte introspettiva; la narrazione non sempre è scorrevole ma di grande impatto per la profondità dei pensieri narrati.
Una fusione tra luoghi, personaggi e storie di vita vissuta, dolorosa e rinnovata  che Christian Malvicini racconta con grande lucidità e tatto in un romanzo profondo e intriso di grande eleganza.

Christian Malvicini nasce a Voghera il 4 settembre ma cresce a Pieve del Cairo, un piccolo borgo nella bassa Lomellina. Sviluppa sin da giovane una forte passione per la fotografia, scoprendo poi negli anni la scrittura come modo per esprimersi. In autoproduzione ha pubblicato il suo primo romanzo “Emozioni – School Romance Adrenaline”, una prosa a metà tra libro e Manga. Con questo libro, invece, decide di raccontare una storia contemporanea e soprattutto ambientata nella sua amata terra.

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