Recensione La morte dimenticata di Ida Sassi

La morte dimenticata

– Ida Sassi –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 364

Editore: Leone Editore

Milano. La brillante cardiologa Letizia Colonna è scomparsa e per giorni nessuno, tra familiari, amici e colleghi, si è accorto della sua assenza. Il vicequestore Guido Valenti è incaricato di indagare sul caso, insieme a una squadra messa insieme all’ultimo momento. Sulle tracce di Letizia, Guido si convince ben presto che la sua sparizione sia collegata alla morte di altre due donne, i cui casi sono stati archiviati forse troppo in fretta. L’indagine di Guido si trasforma presto in una corsa contro il tempo, una missione per opporsi all’indifferenza, per dare voce e giustizia alle vittime dimenticate.

Ogni amante di thriller e gialli apprezza ingredienti differenti a caratterizzazione delle storie che ama. Per quanto mi riguarda, l’ambientazione, una squadra d’indagine affiatata e una credibile struttura narrativa sono i fattori più importanti all’interno di storie misteriose ad alto tasso adrenalinico.


“La morte dimenticata” è innanzitutto ambientato a Milano, città che amo profondamente, e ci presenta un vicequestore fumantino, istintivo e intuitivo che si riesce ad apprezzare per le sue caratteristiche già dalle prime pagine. Con una squadra coesa e nuovi elementi che diventano da subito impiegati in prima linea, Guido Valenti si trova ad indagare sulla scomparsa di una donna, noto cardiochirurgo, le cui tracce si sono perse da giorni. Cosa sia successo e dove sia Letizia Colonna è un mistero, una matassa da sbrogliare che nasconde, al suo interno, un’enigma ancor più intricato che ruota attorno a vite spezzate e dimenticate.

Una matrioska misteriosa e oscura che deve essere aperta, tassello dopo tassello, in una corsa contro il tempo, un cold case che cela verità tenute nascoste e segreti accuratamente celati fino alla scomparsa di Letizia.


Il primo caso di Guido Valenti e la sua squadra è un’intricata storia ricca di personaggi e dinamiche differenti che si intrecciano formando una tela nebulosa e fitta in cui il lettore si trova da subito coinvolto.

L’indagine è serrata e complessa, viene vissuta in apnea e resa coinvolgente dai personaggi che popolano queste pagine.
Ida Sassi costruisce un caso complicato e per niente scontato, adeguando al ritmo d’indagine una narrazione veloce, essenziale e dai periodi brevi. Questa scelta coraggiosa, povera di descrizioni e parti eccessivamente narrative, riesce a trasmettere al lettore tutto il caos, l’ansia e la tensione che si crea all’interno della squadra che ha i giorni contati per venire a capo del mistero.


Sono pagine intense, concitate e incalzanti che rendono molto bene l’idea di indagine non solo nella parte di azione ma anche intellettiva, di congetture, incastri, intuizioni e osservazioni. Un thriller ad alta velocità che convince sia per ambientazione ma soprattutto per quei personaggi che danno valore aggiunto a queste pagine dove solo i tempi brevi delle frasi rallentano leggermente il passo nella lettura.


Non resta che leggere subito il secondo volume…

Ida Sassi, nata a Bari, è laureata in Fisica all’Università di Padova e da molti anni vive e lavora a Milano. Ha due figlie, due nipoti e un cavallo. Per diverso tempo si è occupata di letteratura francese, traducendo diversi romanzi per Adelphi e Newton Compton. Per Leone Editore ha pubblicato La morte dimenticata (2021), In debito con la morte (2021) e Io ti troverò (2022).

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