Recensione In debito con la morte di Ida Sassi

In debito con la morte

– Ida Sassi –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 415

Editore: Leone Editore

Il vicequestore Guido Valenti riceve uno strano incarico. L’avvocato Andrea Mantovani, un uomo all’apparenza irreprensibile, è stato trovato morto in un fosso ai margini della strada. L’indagine si è conclusa con un nulla di fatto, ma la vedova Evelina, usando l’influenza della sua famiglia, si è opposta all’archiviazione e ha ottenuto che il caso fosse affidato proprio a Guido. Il vicequestore si accorge subito che qualcosa non torna: le indagini sono state condotte in fretta e in modo superficiale, come se qualcuno, dietro le quinte, avesse voluto insabbiare tutta la vicenda. Ma perché? E, soprattutto, chi? Forse Evelina, che non sta raccontando tutta la verità? O qualcuno della sua famiglia, come il presuntuoso fratello Eugenio o la sfuggente governante Jelena? Presto, Guido scoprirà che la morte di Andrea Mantovani s’intreccia con altri delitti, oscure storie di crudeltà. Ancora una volta, il vicequestore dovrà lottare contro l’oblio, per ridare voce e giustizia agli scomparsi del passato.

Guido Valenti, vicequestore fumantino e facilmente irritabile, torna a vivere con un nuovo e complicato caso tra le pagine del secondo romanzo di Ida Sassi.

Come avvenuto per il primo caso romanzato dalla Sassi, Guido si trova a dover fare i conti con un delicato delitto la cui indagine deve rimanere inizialmente segreta per la delicatezza dei fatti e dell persone coinvolte. Sebbene pensasse che la giornata di martedì 8 maggio potesse essere tranquilla e apparentemente senza difficoltà, Guido Valenti deve presto ricredersi: la morte del giovane avvocato Mantovani presenta troppe discrepanze e la moglie Evelina, grazie alle conoscenze della famiglia, riesce a fare pressioni affinché il caso venga riaperto, sviscerato e scandagliato.

Quello che Guido Valenti non può immaginare è che analizzare questo caso, le cui discrepanze appaiono subito evidenti, sarà solamente l’inizio di una storia ricca di segreti, discrepanze e storie oscure che rischiano di essere dimenticate, sotterrate dall’indifferenza…


“In debito con la morte” è un romanzo che potremmo definire “page turner”. Come per il primo episodio della serie con protagonista Guido Valenti, la storia e la scrittura della Sassi catturano l’attenzione del lettore che viene subito rapito dalle indagini raccontate in presa diretta. Si ha come l’impressione di essere presenti, di poter assistere ad ogni avvenimento, ad ogni parentesi investigativa racchiusa in queste pagine. Viene dato grande spazio anche al lato umano, ai sentimenti e alle storie personali, tratteggio, questo, che ho molto apprezzato, soprattutto sul finale.

La scrittura di Ida Sassi, che ho trovato più fluida in questo secondo romanzo, è essenziale, veloce ma ricca di dettagli e sfumature.Un romanzo intenso, veloce e per nulla scontato che, come per il primo, custodisce una grande riflessione che lascio scoprire a voi…

Ida Sassi, nata a Bari, è laureata in Fisica all’Università di Padova e da molti anni vive e lavora a Milano. Ha due figlie, due nipoti e un cavallo. Per diverso tempo si è occupata di letteratura francese, traducendo diversi romanzi per Adelphi e Newton Compton. Per Leone Editore ha pubblicato La morte dimenticata (2021), In debito con la morte (2021) e Io ti troverò (2022).

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