Recensione Mademoiselle Docteur. Il tramonto di un’epoca

Mademoiselle Docteur

– Riccardo Targetti –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 236

Editore: Mind Edizioni

Mentre un’Europa di sonnambuli danza verso l’abisso della Prima Guerra Mondiale, un enigma tormenta il controspionaggio francese. Chi è quella donna misteriosa, capace di impadronirsi dei segreti politici e militari più custoditi? Chi è quel fantasma che appare e scompare sul grande palcoscenico della Belle Époque? Non sanno nulla di lei, se sia un’avventuriera senza patria o un vero agente segreto della Germania, ma al Duexième Bureau di Parigi di una cosa sono certi: è una giovane bella e affascinante, che parla alla perfezione le lingue, una spia astuta che sa muoversi tra ambasciate e comandi militari. Le hanno dato un nome in codice, Mademoiselle Docteur, perché con quello sguardo intenso e gli occhialini dalla montatura d’oro sembra una dottoressa. Ignorano però che Mademoiselle Docteur è anche una ragazza come tante altre, romantica e sognatrice, avventurosa e idealista; una giovane il cui animo coraggioso è intessuto di miti e di speranze. Questa è la sua storia.

Mademoiselle Docteur è esistita realmente? Per tutta la durata del romanzo il mio pensiero è rimasto orientato a questo interrogativo che, una volta giunta  a fine lettura, rimane una possibilità, vista l’assenza di prove storiche che convivono con numerose citazioni di questo personaggio misterioso.


Fatte queste premesse non resta che anticipare quali elementi si trovano nel romanzo, primo di una trilogia, di Riccardo Targetti.
Come in un nastro che si riavvolge, al temine del primo conflitto mondiale una donna passeggia disillusa in una città sull’orlo di una crisi politica e sociale. Tra il caos delle vie e il cambiamento che aleggia in ogni strada, Anny trova rifugio tra le mura del Servizio Informazioni dove pile di documenti vengono divise e selezionate per essere distrutte o protette da occhi indiscreti.

Missioni, storie e persone che riempiono fitte pagine di eventi che non dovrebbero esistere o essere parte conosciuta dei libri di storia, avvenimenti dove Anny trova e si ritrova…Da qui parte il nastro della sua vita, di un’esistenza personale votata al passaggio di segreti politici e militari, al controspionaggio e all’avventura, una vita che trae origine in una famiglia agiata ed evolve attraverso scelte e colpi di scena sul palcoscenico storico di un’Europa in subbuglio, una spia bella e affascinante che qui si racconta unendosi e mescolandosi ai fatti storici più complessi del Primo Conflitto Mondiale.


Non un romanzo “page turner” ma uno scritto di grande fascino e altrettanta complessità quello creato da Riccardo Targetti, una storia personale e decisamente affasciante che convive, in modo equilibrato e silenzioso, con l’importante e ingombrante articolazione del periodo storico in cui è ambientata.

Proprio la cura con cui i dettagli della Storia emergono da queste pagine mi ha in primo luogo colpita, poiché il romanzo storico esercita sempre grande fascino nel mio gusto personale.“Mademoiselle Docteur” è in primis un attento ed esauriente romanzo storico che riesce a descrivere il contesto dell’epoca in modo semplice ma completo, frutto questo di un evidente e approfondito studio dell’autore.

Unire alla Storia l’avvincente e complessa storia di una donna coraggiosa e determinata è il dettaglio vincente di questo romanzo che coinvolge e conquista fino all’ultima pagina, giocando molto sulla possibile verità storica che ruota attorno alla protagonista.

Una spy story che approfondisce molto bene il lato umano della protagonista e lascia giustamente spazio anche alle vicende personali con tutte le complessità relative all’essere donna in un’epoca in cui il ruolo femminile era limitato e dettato dal bisogno più che dal merito.
Sicuramente è questo un romanzo che merita la giusta attenzione per il livello alto di qualità e contenuto dove storicità e avventura, mistero e veridicità contribuiscono a creare i tasselli di una lettura piacevole, intima, inaspettata e appassionante.

Riccardo Targetti è nato e vive a Milano. Campione italiano dei 200 stile libero, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Monaco 1972. Per decenni è stato un magistrato della Procura della Repubblica di Milano e ha pubblicato diverse monografie giuridiche e articoli su riviste specializzate. È anche autore di alcuni racconti “gialli”, per i quali si è ispirato alle sue esperienze di pubblico ministero nel campo dei reati economici e finanziari. Nel 2015 ha pubblicato con Metamorfosi L’ultima via d’uscita, un “noir” incentrato su un’indagine criminale nell’Italia fascista. È da sempre appassionato di studi storici e, in particolare, dell’epopea della Grande Guerra.

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