Recensione Imigan. Un nuovo inizio di Davide Carbone

Imigan. Un nuovo inizio

– Davide Carbone –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 334

Editore: Armenia

Un elusivo personaggio viene convinto ad aprirsi e si cimenta nel racconto della sua lunghissima vita, sperando che la memoria lo assista. Malgrado i buoni propositi, la sua narrazione ha inizio con “La fine” e poi prosegue con le vicende legate al giovane Nagi, un messaggero della Terra dei Metalli, addestrato fin da piccolo al combattimento dalla madre Làmina. È dunque Nagi il protagonista della storia? Difficile a dirsi, ma di certo per lui non sarà semplice abbandonare i suoi affetti e la sua quotidianità. Un tortuoso viaggio lo attende: si troverà alle prese con un amore sofferto seppur corrisposto, un pesante Libro di metallo, armi bianche dalle caratteristiche straordinarie, un’eredità familiare risalente alla passata Guerra delle Armi d’Anima e una Bestia che pare possedere le potenzialità intrinseche di ogni popolo del continente di Xadra.

Da un luogo lontano, ombroso e rarefatto, prende vita la voce misteriosa di un uomo che chiede di essere ascoltato. Ciò che si appresta a fare è narrare una storia, gesta ricche di avventura e imprevisti, che unisce diversi personaggi alle prese con guerre, nemici, viaggi e rivalità mai esaurite del popolo di Xadra.

È forse Nagi il protagonista di questa storia?

La voce narrante, partendo da “La fine” con elementi epici di una battaglia giunta all’epilogo, cambia atmosfera per presentarci un giovane messaggero della Terra dei Metalli; addestrato dalla madre e spesso impegnato in riflessioni introspettive, avvia la trama complessa di queste pagine entrando nel vivo con fughe, insegnamenti e un estenuante addestramento.

Con continui cambi di spazio e tempo, attraversando luoghi ricchi di fascino e impervi, la trama incontra, ruota e si scontra con numerosi personaggi: il vecchio Zesh, Madcus, Làmina, Aila e La Bestia. Questi infatti, sono solo alcuni dei profili affascinanti di guerrieri e guerriere, eroi e avversari che nelle tre parti in cui è suddiviso il romanzo, sapranno avviare e ravvivare l’ardente fuoco della rivalità e del destino.

Sì, perché è il destino a giocare un ruolo cruciale in questa storia, un elemento invisibile e mai plasmabile che ripropone antiche rivalità e nuovi obiettivi in un doppio binario temporale designato a riunire antiche gesta, lignaggi familiari e un’eredità che saprà, nel sangue, decretare le sorti di tutti. Ecco perché forse non è il nome di un protagonista ad essere fondamentale ma la grande coralità dei personaggi che riempiono queste pagine in un’epica e imprevedibile storia che viene introdotta da questo primo capitolo.

Davide Carbone entra subito nel vivo e ipnotizza il lettore attraverso una trama ricca di dettagli e colpi di scena capaci di catapultare il lettore in luoghi e livelli temporali sempre differenti.

È piacevole lasciarsi trasportare dalle numerose sfumature di questo romanzo che, come in un’epopea, non ha mai un calo nel procedere della trama.

Lo scorrere delle pagine, i vari sconfinamenti temporali, le riflessioni e l’ardua trama, sono arricchiti da illustrazioni che, come si confà a un romanzo fantasy di questo tipo, sono introdotte da una prima mappa e dal susseguirsi di immagini relative ai luoghi e ai momenti salienti del romanzo.

La casa editrice sta sviluppando un progetto tanto importante legato a questa saga di romanzi (saranno 4 o 5) da aver coinvolto una voce come quella di Christian Iansante (doppiatore di Bradley Cooper) per sponsorizzare il volume cartaceo e, un domani, gli audiolibri. Un romanzo promettente che ancor prima dell’uscita emerge dal Lucca Comics, dove l’autore ha presentato il libro in anteprima assoluta, con più di cento copie vendute in tre giorni. 

Un lavoro di grande qualità che ha portato l’editore Armenia a sostenere il progetto della saga coinvolgendo Christian Iansante (doppiatore di Bradley Cooper) per sponsorizzare il volume cartaceo e, un domani, gli audiolibri.

Davide Carbone è nato a Milano, nel 1990. Sportivo di buon livello in età giovanile, a ventuno anni è diventato imprenditore e oggi è un padre premuroso. Appassionato “scrittore” di racconti fantasy fin dai tempi delle scuole medie, non ha mai avvertito la necessità di arrivare al grande pubblico, infatti ha sempre adoperato carta e penna come uno sfogo privato, l’unico passatempo in grado di farlo evadere dalla frenesia della vita moderna. Finché il destino non ha bussato alla sua porta, portando alla pubblicazione con Armenia, di uno dei suoi manoscritti.

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