Recensione Alle 21:00 precise di Fausto Tarsitano

Alle 21:00 precise

– Fausto Tarsitano –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 219

Editore: Bookabook

In un minuto terribile, Vincenzo Cilento cambia per sempre la sua vita e quella di sua moglie. In un minuto folle, Vincenzo Cilento non è più solo l’instancabile e fantasioso imprenditore di Castello sullo Ionio, ma si trasforma in un assassino. Una volta in carcere, in un’antica fortezza sospesa sul mare, viene coinvolto dal direttore della prigione in un progetto visionario, in attesa che il processo decida la sua sorte. Il delitto d’onore di Vincenzo Cilento diventa così una lente d’ingrandimento, che rivela le ipocrisie e le contraddizioni di quell’Italia di inizio Novecento che vuole andare incontro alla modernità.

Fa ancor più male, ma diventa ancor più necessario dopo l’ennesimo femminicidio degli ultimi giorni, parlare e leggere storie capaci di far comprendere quanto sia ancora lungo il processo di cambiamento della mentalità culturale legata al possesso della donna da parte dell’uomo, una proprietà ritenuta tale tanto da aver reso in passato l’uxoricidio un crimine visto con indulgenza dall’opinione pubblica perché conseguenza di un atto d’onore.

Il 5 agosto 1981 venivano aboliti il delitto d’onore e il matrimonio riparatore, due vecchi e terribili lasciti legali del Codice Rocco le cui radici affondavano nell’epoca fascista, due norme che rappresentavano gli aspetti più evidenti di una società tremendamente ispirata alla visione della donna come oggetto da possedere e sottomettere. Una conquista che deriva dalla straordinaria determinazione e dal profondo coraggio di Franca Viola, la prima donna italiana che rifiutò il matrimonio riparatore e affermò “Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce”.

In “Alle 21:00 precise” Fausto Tarsitano ci porta nel clima ricco di novità e fermento di una cittadina calabrese alle prese con la prima proiezione cinematografica della comunità. Le problematiche relative a questo evento investono anche il tipografo e imprenditore del paese, Vincenzo Cilento, che condivide ansie e preoccupazioni con la moglie Giulia che sembra però apparentemente disinteressata al fermento cittadino.

Quando però una sera, scosso da sogni e fissazioni, l’uomo trova la moglie in penombra abbracciata a un uomo, da tipografo si trasforma in assassino.

La storia, a questo punto, vive per un tratto nei rapporti dei Carabinieri, nell’intimità dei pensieri del carcere, nelle lettere, nella cronaca di uno stravolgimento che ha il sapore dolce amaro della redenzione.

Il protagonista è infatti un uomo profondamente cambiato dal suo gesto, e cerca di scardinare la mentalità di inizio Novecento attraverso la diffusione, nello sconto di pena, di passioni costruite nella vita da uomo libero: il cinema e la musica.

Tra queste pagine si può respirare l’ipocrisia del tempo e si fatica, anche di fronte alle prove d’indagine, a parteggiare per il protagonista e voce narrante della storia. La narrazione si alterna infatti alla diatriba processuale, ai pensieri intimi del Cilento e le conseguenze delle sentenze e della società. Sembra, in alcuni momenti, di assistere al teatro del paradosso per le conseguenze, oggi così impensabili, che rappresentano invece un autentico e sincero riflesso della mentalità dell’epoca.

Inutile fare spoiler per non rovinare la lettura, il romanzo di Tarsitano è sicuramente una storia che serve a far riflettere, a prendere una storia frutto dell’immaginazione e donarla al lettore affinché sviluppi un pensiero su ciò che è stato, su ciò che è e su ciò che dovrebbe essere la nostra società.

“Alle 21:00 precise” è un romanzo dove si chiede di andare oltre la trama per poter riflettere e porsi delle domande. L’autore utilizza un linguaggio schietto, veloce e puntuale, unendo alla fantasia documenti veri dell’arringa dell’avvocato Nicola Serra riadattati per esigenze narrative mantenendo comunque un registro di assoluta autenticità. Una commedia noir dove i protagonisti sono le discutibili conseguenze del popolo alla vicenda di Vincenzo Cilento, conseguenze che colpiranno il protagonista stesso conducendolo a un epilogo che segna ancor più il confine spesso ingiusto tra il destino e il male commesso.

Fausto Tarsitano

è nato a Cosenza nel 1965. Ha compiuto gli studi universitari a Roma, laureandosi in Giurisprudenza, dove ora esercita la professione di avvocato. È sposato e padre di due figli. Ha iniziato a scrivere racconti nel 2019, alcuni pubblicati sulla rivista MagO’ di Scuola Omero. Alle 21:00 precise è il suo primo romanzo.

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